Basket Maschile

Casa Euro Taranto, la dirigenza torna sulla salvezza in B

Commento e interviste di Tony Cappuccio (voce tecnica delle telecronache del Cus Jonico)

11.05.2016 23:16

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La dirigenza della Casa Euro Cus Jonico TarantoLe luci della ribalta ora sono spente ma non è spenta la gioia per riconferma in serie B!!

“Non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare! Taranto è una bella città di mare e noi sappiamo dove andare, secondo le nostre capacità e possibilità. Aspetteremo con ansia di avere il vento favorevole. Ho trovato un ambiente positivo, accogliente ed estremamente determinato. Questo è uno step fondamentale in cui credere, tutti insieme. Siamo in un girone complicato in cui il livello tecnico è molto elevato. Soprattutto le squadre e le società al di fuori della Puglia hanno un potenziale tecnico ed economico al di sopra della media. L’unica pugliese in grado di competere è il San Severo, anch’esso con una buona tradizione. Con la società siamo in sintonia nel procedere in itinere, nella quotidianità, cercando di lavorare tanto per far crescere i promettenti giovani del vivaio insieme ai più esperti. La nostra è una squadra comunque giovane ed a me piace lavorare in simili situazioni. Quando alzo lo sguardo in questo bellissimo palazzetto e vedo quei gloriosi gagliardetti scudettati, sogno anch’io ma poi rimetto subito i piedi per terra e penso a lavorare...lavorare...lavorare!”    

Così parlò il nostro Zarathustra! Al secolo il saggio ed esperto coach Giovanni Putignano in occasione della sua presentazione alla stampa ad inizio campionato. Ha usato la metafora della marineria ed infatti la previsione è stata azzeccata. Il buon vento ha soffiato a favore della navicella cussina proprio in occasione della prova più importante, quella della permanenza in B.

La navigazione del Cus-CasaEuro è stata, comunque, abbastanza procellosa tra i marosi di un girone difficile e complicato quale quello adriatico. Il Cus sembrava destinato al ruolo di cenerentola ma, anche questa volta, la favola è finita bene, con la scarpina finita in testa agli abruzzesi di un Vasto, cliente comunque ostico da prendere con le molle. Molle che son servite per bocciarli. Onore ai vinti, comunque!

Dispiace, però, che il basket jonico abbia perso l’altra pedina del Martina, a testimonianza di una crisi economica che ha colpito anche l’operosa nostra collina, anche nello sport.

“Sì, dispiace e l’ho manifestato al mio collega Schiavone, augurandogli di ritornare presto in B, una categoria più consona al suo blasone. Sono sempre del parere – dice un sereno ma ancora stanco presidente Sergio Cosenza -  che i buoni rapporti con tutti siano prodromici ad una ulteriore crescita del nostro movimento. Fa parte, da sempre, della nostra filosofia societaria, con cui cerchiamo di coinvolgere tutte le altre anime di terra jonica.

Siamo ancora stanchi mentalmente e fisicamente per questa maratona dei playout, contro questo Vasto che non voleva mollare l’osso. Ci siamo riusciti con sagacia ed intelligenza.

In gara3, loro sono entrati sul parquet con il coltello tra i denti mentre noi siamo stati piuttosto nervosi cadendo nella trappola della provocazione con relativi falli, anche antisportivi. Il meno 26 si spiega anche così ma anche con l’intuito di coach Putignano di lasciar andare la partita per poi concentrarsi per gara4. Intuizione giusta perché in questa gara determinante le parti si sono invertite e la vittoria ci ha sorriso..FINALMENTE...ed ora ci godiamo la festa e la soddisfazione di poter competere in questa serie prestigiosa per il 4° anno consecutivo”.

E’ anche vero che le partite si riescono a vincere anche con il buon apporto della panchina?

“Infatti! In questa occasione fondamentale è accaduto proprio questo. I vari Conte, Malfatti, Tinto e gli altri hanno offerto un contributo sostanziale nella chimica di gioco senza far risentire troppo il cambio con i più esperti e permettere loro di riposare. Insomma tutti hanno fatto bene la loro parte e la preziosa vittoria è stato la risultante di una buona gestione ambientale e tecnica.

Ora lasciateci riposare le stanche membra e poi festeggeremo insieme”.

Dello stesso tenore sono le parole dei due Conversano, Roberto e Massimo. Anch’essi chiedono un po' di tregua fisica e mentale. E’ uno spettacolo nello spettacolo sentire le loro urla di incitamento. “Vincere così, fuori casa, con un pubblico che ti ha applaudito alla fine e mantenere la serie B per il terzo anno consecutivo, è stato bellissimo – dicono in coro. E’ stata una stagione tribolata ma ormai ci siamo abituati. Abbiamo dovuto cambiare l’allenatore che si è ritrovato con un roster non costruito insieme a lui, per cui poi siamo stati costretti ad intervenire sul mercato in corso d’opera in base alle nostre possibilità. Ora posso dire che abbiamo avuto ragazzi eccezionali che hanno dato l’anima. Sul futuro? Adesso siamo concentrati ancora sul presente.

In settimana ci siederemo a tavolino con il coach per programmare subito la prossima stagione”.

Fiat voluntas!!!

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