La voce del tifoso / Cosenza - Taranto 0-1, voliamo... coi piedi per terra
a cura di Nicola D'Elisiis
C'è poco da fare, le vittorie che non ti aspetti sono sempre quelle più belle e che ti godi tutta la settimana. E' il caso nostro, è il caso del Taranto che sbanca il S.Vito-Marulla di Cosenza (e ripeto..COSENZA..non S.Severo, Francavilla in Sinni o Pomigliano) contro ogni pronostico. E se lunedì scorso avevo da dire qualcosa sulla prestazione e sul fatto che il Taranto ha, in parte, "rubato" un punto e di conseguenza tolti due al Matera, oggi mi tocca solo fare i complimenti ai ragazzi di Papagni e applaudirli per la prestazione di ieri sera. E sono felicissimo di farlo, sia ben chiaro. Alla vigilia della partita mi aspettavo qualche miglioramento sulla condizione atletica, sulla gestione del risultato, sul possesso palla e su tante altre cose che con il Matera, magari, non hanno proprio funzionato (e solo il tempo ci dirà se furono i meriti della squadra lucana, quella sera). Ragazzi..qua siamo passati dalla notte al giorno in una settimana appena!! Un'altra squadra ho ammirato a Cosenza, totalmente diversa da quella che ha subìto il pressing asfissiante del Matera. Il prototipo di squadra che piace tanto a me: cazzuta, compatta, rocciosa e coraggiosa. Non mi aspettavo la vittoria ieri e lo ribadisco. Ma vi faccio una confidenza, non mi aspettavo nemmeno di prendere il gol del pareggio una volta passati in vantaggio. E vi spiego perché: il Cosenza, per fortuna nostra, non si è mostrato lo squadrone che molti addetti ai lavori danno come favorita per la promozione in B subito dopo Matera e Lecce. Staremo a vedere, prendiamoci questi 3 punti pesantissimi nel frattempo, poco c'importa del Cosenza. Non mi aspettavo, dicevo, di prendere il gol dell'1-1 per come si è schierato e soprattutto come si è difeso il Taranto. Impeccabile, impenetrabile. Se per puro caso tu Matera o Cosenza riesci a penetrare nell'area di rigore del Taranto (mica facile oggi con quei 3 "mostri sacri" di Altobello, Pambianchi e Stendardo) devi fare i conti con quell'armadio che si chiama Roberto Maurantonio. Provvidenziale sia con il Matera che ieri sera con il Cosenza, è anche per le sue parate se oggi siamo secondi in classifica a 4 punti dalla zona che più c'interessa tenere d'occhio quest'anno. Poi ripeto, se vogliamo essere ambiziosi e puntare a qualcosa di grande, ci aggiorniamo verso fine febbraio e metà marzo dopo aver ottenuto, eventualmente, la salvezza "logica". Il Taranto visto ieri lo definirei PANZER. In pratica un carro armato corazzato o blindato e capace di distruggere il proprio obiettivo con una cannonata. Questo è stato il Taranto e questo dev'essere per buona parte del campionato. Si vincerà, si perderà, si pareggerà anche partite che vogliamo assolutamente vincere quest'anno, l'importante è centrare l'obiettivo primario che, voglio ricordare a tutti quelli che magari si fanno prendere da facili entusiasmi, resta la SALVEZZA. Confermarsi non è mai facile nel calcio, finisce una partita e 7 giorni dopo ne inizia un'altra magari giocata in maniera totalmente diversa e lo abbiamo visto tutti fra Matera e Cosenza. Però ecco, vincere pure col Siracusa sarebbe davvero oro colato. Sarebbero 7 punti in 3 giornate, uno score straordinario per una squadra ripescata in serie C e con tutte le vicissitudini tecniche del caso che non sto qua a ricordarvi. Dato che il Taranto fino al 27 novembre giocherà sempre in notturna, eccezion fatta per la trasferta di Agrigento del 23 ottobre alle 14:30, questo appuntamento lo sposterei direttamente al lunedì. Anche per un'analisi del match e del momento a mente serena e dopo averci dormito sopra. A LUNEDI' PROSSIMO E FORZA TARANTO COME SEMPRE!!!
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