Ennesimo cambio in panchina per il Taranto Fc 1927. Vi ricordate l'unico non esonerato?
Media "alla Zamparini" da quando è nata la nuova società dopo il fallimento: via nove allenatori in meno di cinque stagioni!
Dall'agosto del 2012, anno della sua (ri)nascita, il Taranto F.c. 1927 ha esonerato la bellezza di nove allenatori, per un totale di dieci avvicendamenti, considerando la doppia esperienza di Cazzarò sulla panchina rossoblu della passata stagione. Un vero record.
In pratica, in cinque campionati giocati dopo il fallimento, la società ionica non ha mai dato fiducia allo stesso tecnico dall'inizio alla fine.
Anno 2012: Tommaso Napoli, reduce da un grande campionato col Messina, diventa il primo allenatore della nuova società. Presidente allora come ora, Elisabetta Zelatore. Il siciliano ha l'alibi di una rosa non all'altezza ma non arriva neanche al panettone: al suo posto Giacomo Pettinicchio, che traghetta la squadra fino alla 34a con un onorevole settimo posto e resta, udite udite, l'unico allenatore finora non esonerato dal neonato sodalizio rossoblu, essendo scaduto il suo contratto nel giugno del 2013 e non rinnovato per far posto a Maiuri. Si, perché nella stagione 2013/14 a sedere sulla panchina ionica è l'ex capitano di tante battaglie, che tanto bene aveva fatto nelle (poche) stagioni da allenatore precedenti. Ma il destino è avaro di soddisfazioni anche per lui: alla settima viene mandato via per far tornare Papagni, che arriva ai playoff contendendo fino all'ultima giornata il primo posto al Matera campione.
Nell'agosto del 2014 firma Favo, la scommessa del neopresidente Campitiello e del nuovo direttore sportivo Montervino: scommessa persa, perché il tecnico ex Ancona viene esonerato alla 19esima per far spazio prima a Battistini (dalla 20a alle 27a) e poi a Cazzarò, che conclude il torneo al secondo posto e con una quasi insperata semifinale playoff persa contro il Sestri Levante.
Al giovane tecnico tarantino vengono riconsegnate le chiavi anche per la stagione successiva: il ritorno del presidente Zelatore è all'insegna della tarantinità e gli viene affiancato un altro valido allenatore della terra ionica, Padovano. L'avventura di Cazzarò si interrompe dalla dodicesima con l'arrivo del "quasi Messia" Campilongo, che alla 21a, dopo la sconfitta (determinante ai fini della classifica finale) contro la Virtus Francavilla, fa la valigia portando con sè tutti i rimedi per la fastidiosa lombosciatalgia che lo costinge a saltare l'ultima settimana di allenamenti. Torna Cazzarò: altro secondo posto, il terzo di fila, e semifinale playoff persi in casa col Fondi.
Il 30 maggio, ad un mese dalla naturale scadenza di contratto di Cazzarò, ufficializzato il Papagni-ter: con il tecnico biscegliese, la nomina a direttore tecnico di Franco Dellisanti: a lui il compito di disegnare una squadra che possa vincere la serie D o che possa ben comportarsi in Lega Pro in caso di ripescaggio. Che si concretizza, ampiamente pronosticato da settimane, il 4 agosto: squadra completata all'ultimo e tante incognite in avvio di stagione. Le "X" restano tali anche dopo i buoni risultati col Matera, Cosenza e Andria e il pesante ko di Catanzaro segna la fine della terza esperienza di Papagni in riva allo Ionio ad un passo dal suo sogno dichiarato: le cento panchine (la novantanovesima in terra di Calabria).
Nelle prossime ore il nome del sostituto. Come si dice in questi casi? Allenatore avvisato, mezzo salvato...
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