All'Ippodromo di Taranto segna Trezeguet (Kyu)
TARANTO – IPPODROMO PAOLO VI Resoconto di lunedì 18 giugno 2018
La prova di maggior spessore del convegno di lunedì vedeva di scena cavalli di categoria D alle prese sui 2020 metri con partenza con i nastri. Netto successo di Trezeguet Kyu, ben interpretato da Vincenzo Luongo, che entrava nel vivo della corsa nel secondo giro scattando con azione decisa ai 600 finali e debellando le resistenze di Sans Souci Font, autore di gran prestazione nonostante la sconfitta. Al terzo posto terminava Pompadour. Il figlio di Toss Out allenato da Rocco Spagnulo della scuderia Santese completava il tutto all’ottima media di 1.13.6.
Doppietta per Gennaro Amitrano da catch ed Ivano Fierro da trainer. La prima vittoria con Vera Moon, in preciso percorso di testa rifinito al nuovo record di 1.13.6 sulla breve. Voilà Chuc Sm, pur correndo bene, non andava oltre la miglior piazza. Il raddoppio arrivava in chiusura di giornata con Tirreno Mail, anche in questo caso dopo gara d’avanguardia ed anche in questa circostanza al nuovo record di 1.13.5.
Due le corse riservate ai gentlemen, una per i tre anni ed una per i quattro anni, entrambe sul miglio. Tra i tre anni emergeva Zabaione Spav, di spunto, con Vittorio Fornaro, che rimontava il favorito Zeto Sferr e lo batteva trottando da 1.17.0. Tra i quattro anni coast to coast di Vanessa Dipi, interpretata da Giovanni Marino, che gestiva al meglio tatticamente controllando Victoria Chuc Sm nel tratto conclusivo, rifinendo il tutto in 1.16.4.
Rientrava dopo lungo appiedamento Antonio Convertini, che centrava subito il successo in sulky a Tuono Delle Selve, che una volta al comando si sottraeva agevolmente al buon finish di Robben Caf, mentre Sissy Starlight completava la tris. Il vincitore completava il miglio a media di 1.13.7.
Trasferta vincente anche per Raffaele Palomba, chiamato ad interpretare gli effettivi di Antonio Esposito (90), tra i quali si affermava Take A Bow, declassato in categoria G, ed in grado di coprire la distanza in 1.13.3 lasciando molto arretrati i rivali, che erano capeggiati da Tudor Di Poggio e Tamara Val Mont.
Omar Tufano
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