TARANTO, NOVITA' TATTICHE ALL'ORIZZONTE?
Nonostante in quel di Roccaforzata mister Maiuri stia provando soluzioni tattiche diverse in vista del ritorno in campo di bomber Molinari, il Taranto che affronterà il Bisceglie allo stadio Ventura sarà presumibilmente identico a quello visto in campo a Manfredonia prima e col Mariano Keller poi
In casa rossoblù tutti disponibili tranne appunto Molinari e l'ormai lungodegente Pasqualicchio, la cui pubalgia ha reso necessario il periodo di prova del terzino destro ex Savona Rizzo.
Prima partita di un trittico difficile che ci vedrà poi impegnati in casa con la Turris e poi a Brindisi la gara di Bisceglie è un crocevia fondamentale per capire la reale consistenza difensiva della squadra di Maiuri finora poco impegnata ma che già dimostra qualche crepa sul lato sinistro.
Forse anche per questo il mister sta cercando di correre ai ripari proponendo in allenamento un futuribile 3-4-1-2 che potrebbe dare più copertura alla retroguardia specie sulle fasce e più consistenza all'attacco con un bomber in più affianco a Balistrieri ispirati da un Clemente intoccabile come trequartista centrale.
Sarebbe una vera e propria rivoluzione tattica in cui non mi avventuro neanche sulla scelta degli interpreti tanto vaste sono le possibilità che ha Maiuri nello scegliere con questo modulo l'undici di base.
Certo ad esempio Prosperi tornerebbe nel suo ruolo naturale di una difesa a 3 giocando sul centro sinistra. In questo modo avrebbe meno campo da coprire rispetto ad una difesa con due centrali dove in spazi larghi soffre la velocità degli attaccanti di questa categoria.
Le scelte come detto sarebbero vaste e congrue in ogni zona del campo.
Senza fare gli indovini segnaliamo solo possibili soluzioni senza indicare che una è meglio dell'altra.
Ebbene tra i 3 centrali difensivi potrebbero esserci Viscuso, Pulci, Riccio, Miale e Prosperi. A centrocampo a destra la scelta è tra lo stesso Viscuso, Ciarcià e Vivacqua, per i due centrali non cambierebbe niente, mentra a sinistra Marchitelli se la giocherebbe con lo stesso Vivacqua.
In attacco Migoni farebbe da seconda possibilità dopo l'intoccabile Clemente sulla trequarti, come del resto lo stesso Mignogna. Davanti si giocherebbero due maglie Balistreri, Ancora e Molinari ed eventualmente gli stessi Migoni e Mignogna.
E' evidente che si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione con i suoi pro e contro.
Di buono c'è che in questo modo soffriremmo di meno sul lato sinistro della difesa perchè ad esempio Marchitelli sarebbe coperto da Prosperi in prima battuta e davanti avremmo una bocca di fuoco in più.
I contro sono che occorrerebbe un pò di tempo per assimilare questi cambiamenti
e verrebbero penalizzati alcuni giocatori come gli esterni di fascia di centrocampo poco portati alla fase difensiva.
Fossi nel mister se davvero dovessi optare per questo nuovo modulo aspetterei la fine di questo trittico di partite difficili in cui è meglio andar sul sicuro con la squadra costruita fino ad ora su un classico 4-4-2.
Si registra intanto l'ennesima mortificazione per noi tifosi che non potremo andare a Bisceglie a causa del solito stupido divieto.
Come da lui promesso sarebbe bello vedere Balistreri andare a festeggiare un gol sotto la curva ospiti desolatamente vuota.
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