Fondazione Taras, alla gestione del Taranto serve una svolta
A poco più di un mese dal cambio di proprietà del Taranto F.C. 1927, la Fondazione Taras non può sottrarsi dall’evidenziare alcune problematiche relative agli aspetti gestionali del club.
Pur riconoscendo la determinazione mostrata dal presidente Massimo Giove nella chiusura dell’operazione di acquisizione delle quote di maggioranza, e comprendendo le contingenze del momento, va detto che non si è ancora data continuità (né formale, né informale) alle decisioni prese nel corso del primo consiglio di amministrazione del club tenutosi in data 7 novembre, con la conseguenza che non risultano ancora chiari i programmi e le direttive societarie, né sono state definite le aree di competenza degli amministratori, con le relative deleghe.
Inoltre, a oggi non si registra ancora un organigramma ufficiale della società, e quello ufficioso registrato dalla precedente gestione risulta essere carente: non è stato scelto un direttore generale, non c'è un direttore sportivo idoneo ad operare al meglio nell'imminente campagna di rafforzamento di dicembre.
La gestione del club non può prescindere dalla presenza di uno staff professionale e numericamente adeguato, nonché dal lavoro e dal supporto dei componenti del CdA.
Ci duole constatare, inoltre, una linea di continuità con la precedente proprietà in merito alla scarsa attenzione riservata al settore giovanile e alla scuola calcio, i cui rispettivi responsabili, peraltro, si caratterizzano per un evidente “conflitto di interessi”, essendo già titolari di analoghe attività esterne al club.
Come già annunciato dallo stesso presidente Giove, poi, crediamo che le linee guida del nuovo corso dovrebbero essere esposte a tutti i tifosi rossoblù in un’apposita conferenza stampa di presentazione, nell’ambito della quale andrebbero definiti anche gli obiettivi del club per il prossimo futuro.
Siamo certi che il Presidente Giove saprà trovare pronte ed adeguate soluzioni alle problematiche sin qui esposte.
Commenti