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CERCASI CENERENTOLA, FAVOLA ROCK AND ROLL

12.02.2014 15:10

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“Tutto esaurito” al teatro Brancaccio di Roma

Torna la coppia Saverio Marconi-Stefano D’Orazio. Il primo firma la regia con Marco Iacomelli, il secondo cura anche le liriche delle canzoni. Firmano il successo del trentennale di “Compagnia della Rancia”. Impareggiabili Paolo Ruffini e Manuel Frattini, con la sorpresa Beatrice Baldaccini. Musiche di Stefano Cenci. In scena,  Laura Di Mauro, Silvia Di Stefano, Roberta Miolla e Claudia Campolongo. Presto tappa in Puglia.


 

Grande successo teatro “Brancaccio” di Roma per il debutto di “Cercasi Cenerentola”, il nuovo musical firmato nella stesura del testo da Saverio Marconi e Stefano D’Orazio. La straordinaria “prima” della nuova produzione di Compagnia della Rancia, che con questo debutto festeggia i suoi primi 30 anni di attività teatrale. Presto il nuovo musical di Marconi & D'Orazio, già prenotatissimo, farà tappa in Puglia.

 

Diversa e bizzarra, diciamo pure diversa dalla famosa favola che l’inedita coppia Marconi e D’Orazio ci ha voluto raccontare ispirandosi all’eterna Cenerentola dei fratelli Grimm. La storia, manipolata con spericolata ironia, legge la fiaba dal punto di vista del principe, sostenuta da un cast d’eccezione e accompagnata dalle ottime musiche di Stefano Cenci che, con le liriche di D’Orazio, spaziano dal rock al pop, al fantasy.

 

“Cercasi Cenerentola” vanta quali protagonisti l’esilarante Paolo Ruffini nei panni di uno strampalato principe alle prese con un matrimonio da evitare, e lo straordinario Manuel Frattini nella parte di Rodrigo, consigliere ed alter ego del figlio del re. Al loro fianco una sorprendente Beatrice Baldaccini, scelta tra oltre 500 candidate per interpretare il ruolo di Cenerentola. 

 

Anni 50. La fiaba si svolge in un piccolo regno chiamato Microbia dove un re annoiato decide di abdicare in favore del figlio per ritirarsi ad Acapulco in eterna vacanza. Le leggi del Regno, però, impongono che il principe ereditario, per succedere al padre, debba prima convolare a giuste nozze, cosa questa di cui l’“azzurrissimo principe”, scapolo impenitente, non vuole sentir parlare. Ma le leggi sono leggi e per rispettarle si decide di trovare con urgenza una principessa al “pargolo reale” indicendo un concorso a cui dovranno partecipare tutte le giovani nubili del Regno.

La briga di organizzare la bizzarra competizione, è dell’onnipresente Rodrigo, che cercherà in tutti i modi di convincere l’indolente e scapestrato “royal boy” a rispettare le regole del reame. Parallelamente alle beghe di palazzo, scorre la storia di Cenerentola che, come da tradizione, ma con un piglio lontanissimo dalla succube orfanella “disneyana”, combatte ogni giorno le angherie della matrigna e delle sorellastre. Naturalmente equivoci, sorprese, malintesi e capricci accompagnano lo svolgersi della storia dove non mancano, sebbene rivisitati con stravaganza, i classici ingredienti dell’antica fiaba: la fata, gli animali della stalla, le magie, i rintocchi della mezzanotte e la mitica scarpetta di cristallo e diamanti protagonista di un finale imprevedibile dove quasi tutti finiranno col vivere felici e contenti.

 

Esordio fortunato, dunque, per questo “Cercasi Cenerentola” che sa già di “grande successo”. Il pubblico che ha affollato il Brancaccio, è infatti uscito elettrizzato e i molti vip presenti, di solito poco inclini ai complimenti, hanno rilasciato commenti entusiastici confondendosi con le sincere approvazioni del pubblico comune. Insomma, una bella serata.

 

“Cercasi Cenerentola” è una commedia musicale per tutta la famiglia, come recita il manifesto. Paolo Ruffini e Manuel Frattini, con inesauribile energia, si lasciano trascinare dalla serrata trama cucitagli addosso da Marconi & D’Orazio.

Succede di tutto: si ride, ci si meraviglia e non mancano momenti di grande pathos come quelli affidati alla Baldaccini che convince ed emoziona nella sua interpretazione di  “Soli si muore”, canzone di  forte impatto emotivo, dove la musica di Cenci accompagnata dalle parole di D’Orazio, riesce a suscitare inevitabili commozioni.

Appropriate e ben interpretate le caratterizzazioni della matrigna, Laura Di Mauro, voce, fisico e simpatia fuori dal comune, e delle sorellastre Silvia Di Stefano e Roberta Miolla. Insieme svolgono un ruolo di primo piano e riescono a sfoggiare con sicurezza il loro talento. Straordinaria la scena in cui le due sorellastre,  per accattivarsi i consensi del Principe, danno fondo a tutte le loro risorse. La Miolla si cimenta in un forsennato balletto passando in tre minuti dal tango, al can can, dal samba al burlesque e la Di Stefano, sfoggia tutte le sue sorprendenti doti canore in uno spassoso collage di  musiche e stili saltando con disinvoltura dal pop al lirico, dal rock al jazz.

Il ruolo della fata è affidato a Claudia Campolongo, divertente, eccentrica e decisamente fuori dagli schemi.

Colpo di scena. Anche il pubblico fa la sua parte. Viene coinvolto, con tanto di sventolio di fazzoletti bianchi, nelle bizzarre votazioni indette per eleggere la più bella del reame. Infatti, la platea del teatro diventa per la circostanza la Piazza di Microbia e gli spettatori si trasformano in improvvisati microbiani.

  

Imprevedibile e scoppiettante, la regia di Marconi e Iacomelli, scorre senza mai cadute di stile. Frizzanti le coreografie di Gillian Bruce ed impeccabili le esecuzioni canore curate dalla indiscussa Lena Biolcati, vocal coach della Compagnia della Rancia. La direzione musicale è di Riccardo di Paola e infine, le scenografie di Gabriele Moreschi e i costumi di Carla Accoramboni, completano una prestigiosa messa in scena piena di colore, sentimento e allegria.

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