La situazione sul fenomeno del gioco online in Italia
In Italia dopo l’attuazione del Decreto Dignità il Governo Conte ha effettuato una vera e propria stretta contro il settore del gioco, con l’introduzione del divieto alla pubblicità e l’innalzamento delle tassazioni, già piuttosto esoso, per le aziende che operano nel settore. Così, mentre nel nostro Paese sta avvenendo un cambio di rotta, peraltro già ampiamente preannunciato durante la campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle, in Francia, parallelamente, il governo ha chiesto un aiuto a chi gestisce il lotto e tutte le lotterie automatiche tipo gratta & vinci. Del resto il distaccamento del governo italiano, rispetto al trend europeo e filo-europeista, appare sempre più evidente a livello programmatico. Difficile prevedere quali saranno le prossime mosse del nostro governo sul tema del gioco. Nonostante allo stato attuale delle cose molti siti dedicati al gioco e appartenenti al circuito dei Casinoonlineaams.com stiano godendo di una proroga fino al 2019, è difficile prevedere che cosa accadrà per il gambling e per il betting nei prossimi anni in Italia. Probabilmente si tornerà a investire su capitali esteri, con i siti stranieri che troveranno nuovi clienti anche in Italia. Troppo presto per fare bilanci e conti su quello che potrebbe succedere da qui fino al 2020.
Tuttavia è bene fare un parallelo tra quello che sta avvenendo in Italia con il trend degli altri Paesi europei, alle prese con problematiche legate alla regolamentazione, spesso adottando referendum, come avvenuto tra Svizzera, Danimarca e Polonia, ma dove il gioco gode ancora di molti crediti, per una semplice questione pecuniaria. I governi precedenti avevano promosso i siti di gioco e tutte le realtà che gravitavano intorno a esso, in chiave di dare maggiore ossigeno al gioco d’azzardo legale, regolamentato e controllato, per fornire un servizio anche agli utenti e ai giocatori. Tuttavia, bisogna anche annotare come tra il 2015 e il 2018 a livello mediatico il gioco ha trovato sempre più spazio, specialmente in ottica di pubblicità sui media tradizionali come giornali, radio e tv. Parallelamente a livello di movimenti di opinione cresceva un certo malcontento specialmente in alcune città e comuni d’Italia, dove le sale da gioco, le slot e le sale scommesse sono diventate sempre più presenti sul nostro territorio. Differente quello che riguarda il circuito del gioco online, visibile appunto solo tramite spot pubblicitari e una visibilità mediatica di tipo piuttosto differente.
Nonostante il boom del settore del gioco, i casinò online rappresentano ad oggi una nicchia che interessa utenti piuttosto esperti e scafati, che praticano il gioco in modo del tutto speculativo e con una certa moderazione. Niente a chè vedere, nella maggior parte dei casi, con i fenomeni crescenti della ludopatia e azzardopatia. L’intenzione del governo attuale, con il leader dei cinque stelle in testa, Di Maio, è ridurre i rischi derivati dal gioco compulsivo. Un intento sicuramente nobile, nelle intenzione, che tuttavia danneggia per intero un settore e una filiera industriale virtuosa per il nostro Paese. Lo dimostrano i risultati operativi, che sono stati realizzati nel corso degli ultimi 5 anni. Nello stesso momento, danneggiare il gioco legale e sicuro, significa mostrare il fianco debole al fenomeno del gioco illegale, che in Italia così come in altri paesi europei, tende a resistere, nonostante le azioni congiunte dell’Unione Europea, che negli anni si è prodigata per sconfiggere questa problematica vigente.
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