Giochi del Mediterraneo, riunione del comitato "Taranto 2026"
Si è svolta ieri la programmata videoconferenza tra i membri fondatori e gli altri partner istituzionali del Comitato Mediterraneo "Taranto 2026". Tra gli altri, presenti per il Comune di Taranto il sindaco Rinaldo Melucci e il direttore generale Ciro Imperio, per la Regione Puglia il presidente Michele Emiliano e il direttore generale dell'agenzia Asset Elio Sannicandro, per il Governo il ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora e il sottosegretario di Stato Mario Turco, oltre ai rappresentanti del dicastero per il Sud affidato a Giuseppe Provenzano, per il mondo sportivo nazionale il Presidente del CONI Giovanni Malagò e il Presidente del CIP Luca Pancalli.
In un clima di grande condivisione e cordialità, oltre che di comprensione dell'importante momento che Taranto sta vivendo e degli sforzi che il Governo sta compiendo per lo sport, per la promozione del nostro territorio e per il futuro stesso della comunità ionica, il costituendo Comitato ha finalmente potuto fare il punto dopo il lockdown sulle questioni organizzative, formali, finanziarie e collaterali relative alla XX edizione dei Giochi del Mediterraneo.
In particolare, diffuso è stato l'apprezzamento per il rinnovato e convinto impegno del Governo e della Regione Puglia, come gli indirizzi puntuali già forniti da CONI e CIP sul modello di governance e sul redigendo masterplan della prestigiosa manifestazione internazionale, che tutti puntano a riportare ai fasti del passato. In un anno, per altro, nel quale il sistema Italia sarà un'unica grande vetrina grazie anche alle Olimpiadi Invernali.
Nelle prossime settimane il Comitato Mediterraneo si riunirà con i delegati che verranno formalmente designati dalle Istituzioni e dagli enti aderenti e darà corso alle integrazioni amministrative valutate oggi e soprattutto a un primo dettaglio delle coperture finanziarie richieste per singolo impianto, per le altre infrastrutture necessarie, per le attività gestionali correnti e il marketing fino al 2026, per le esigenze relative a ognuno dei circa venti comuni pugliesi coinvolti nell'organizzazione complessiva.
La serrata agenda dei lavori è volta a definire tutti questi argomenti fondamentali entro l'estate, per poter consentire alla struttura di diventare operativa con progetti e cantieri presumibilmente già dai primi mesi del 2021.
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