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Basket, nei campionati regionali scoppia il caos stranieri

a cura di Manuel Costella

06.02.2017 19:52

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in foto l'americano Wright-Nelson e il montenegrino Novovic della Valentino CastellanetaTiene banco nelle ultime ore il contesto riguardante la posizione dei cestisti stranieri nei campionati regionali di pallacanestro. Una situazione che fa decisamente rumore, stando all’agitazione che regna tra Federazione Italiana Pallacanestro, società e addetti ai lavori.

Piccolo passo indietro: tutto nasce dalla vittoria a tavolino per 20-0 di Santa Margherita Ligure su Follo (C Silver), sanzione adottata dal giudice sportivo a causa di anomalie nel tesseramento di un giocatore statunitense, sprovvisto di valido permesso di soggiorno.

Eppure, all’alba della corrente stagione sportiva, la FIP non richiede espressamente il permesso di soggiorno tra i documenti per effettuare un valido tesseramento, rimandando alle autorità preposte per eventuali controlli più approfonditi. Il rischio dunque ricade sulle società, che tesserando un extracomunitario senza un valido permesso per lavoro o studio, e non turistico (non valido per scendere in campo) o di lavoro sportivo (valido solo in Serie A e A2), corrono il guaio soprattutto dal punto di vista penale, commettendo il reato di favoreggiamento in immigrazione clandestina. In ciò sarebbero implicate anche la federazione e i procuratori, dato che da Codice Penale: “Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”.

Le successive e adeguate modifiche apportate al Regolamento Esecutivo Tesseramento recitano dunque: “Salvo diverse indicazioni, tutti gli atleti con cittadinanza extracomunitaria devono essere in possesso di un valido permesso di soggiorno. È responsabilità del Presidente della Società, o comunque del Legale Rappresentante, accertare che l’atleta con cittadinanza extracomunitaria abbia un valido permesso di soggiorno per l’intera durata della stagione sportiva”.

Appurato ciò, Il problema è anche di carattere burocratico: per ottenere un visto d’ingresso tramite le ambasciate italiane all’estero la tempistica non è delle più celeri, e anche in Italia bisogna attendere molto per veder concludere la procedura completa. le trattative per accaparrarsi le prestazioni di cestisti europei e statunitensi si chiudono spesso poco tempo prima che questi sbarchino in Italia, quindi il tempo per farsi trovare in regola è davvero risicato.

Secondo il modesto parere di chi scrive secondo l’esperienza personale, nella migliore delle ipotesi dunque, le società dovrebbero muoversi già in questo periodo per concludere gli accordi per la prossima stagione, di modo da avere tutto il tempo per non trovarsi in difetto tra regolamenti e leggi varie. Peccato che, con i tempi che corrono, domani chissà quante società potrebbero abbandonare il movimento….

Soluzioni? La Procura Federale ha riaperto la questione, non molto tempo fa analizzata anche da Sky Sport nel talk show Basket Room. Proprio quest’oggi è in corso un incontro a cui partecipano i vertici della FIP e i presidenti regionali.

Anche in Puglia regna il trambusto: le indiscrezioni parlano di società come Ruvo, Mola, Monopoli, Martina Franca (già priva dei suoi americani la domenica appena passata) in procinto di rinunciare alle giocare dei loro stranieri pur di non essere coinvolte in questo parapiglia. Dovrebbe essere prevista per mercoledì 8 una riunione tra società e federazione per fare chiarezza sull’argomento, di modo da evitare di falsare un campionato arrivato a 7 giornate dal termine della stagione regolare (come del resto tutti i tornei regionali italiani), e vanificare i continui sforzi da parte di chi nutre passione per questo sport. 

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