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Prima Categoria: Spareggio e Play-Off, la parola all’ex

a cura di Fabrizio Izzo

04.05.2019 10:03

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Immagine ZaccagniWalter Lippolis per quasi un decennio allenatore del Castellaneta, tra Prima Categoria ed Eccellenza, e fresco ex del Manduria a cavallo delle stagioni 2017/18 e 2018/19, si esprime sulle due gare che valgono un campionato intero.

Walter Lippolis: “Nel girone B Grottaglie e Castellaneta sono le più forti del e non mi meraviglio che siano arrivate a giocarsi lo spareggio. Anche se c’è stato un momento del campionato dove il Castellaneta, che non considero una sorpresa, poteva prendere il largo, in quel frangente il Grottaglie è stato bravo a non farsi staccare. Sono due squadre con organici di primo livello con rose di 20/22 giocatori tutti sullo stesso piano, secondo me tutti titolari. Entrambe le squadre se avessero giocato in promozione avrebbero fatto bella figura. Hanno investito parecchio e per questo credo che la perdente, disattendendo le aspettative, non potrà ritenersi soddisfatta pur avendo la possibilità di salire vincendo la finale Play-Off. Il Castellaneta ha potuto lavorare dal primo giorno del ritiro con tutti gli effettivi con una rosa solo leggermente ritoccata in inverno, opportunità mancata al Grottaglie che oltre ad aver cambiato allenatore ha operato in modo importante sul mercato di dicembre. Un vantaggio che secondo me il Castellaneta avrebbe potuto sfruttare meglio. Sono comunque due squadre che si equivalgono: il Grottaglie lo vedo più esperto, ha uomini più grandi e navigati; il Castellaneta ha una squadra di qualità, leggermente più giovane ma in una età calcisticamente matura. Se fossi sulla panchina del Castellaneta attenderei gli avversari e punterei sulle ripartenze, calcolando la rapidità e la velocità degli attaccanti. Se fossi sulla panchina del Grottaglie, con le punte a disposizione, giocherei largo sulle fasce per servire gli attaccanti al centro dell’area. Sarà comunque una bella partita e che vinca il migliore.

Per quanto riguarda il Manduria credo che sia al posto giusto, si sta giocando la promozione così come era nei programmi iniziali, pure quando sedevo io in panca l’obiettivo era la promozione alla categoria superiore anche attraverso i Play-Off, purché salire. È una squadra sul quale è stato investito molto, i sacrifici sono stati notevoli ed è stata costruita per vincere con una rosa composta da elementi di grande spessore, esperti, tecnicamente importanti per una Prima Categoria, non può sbagliare. In campionato il Manduria ha avuto dei momenti poco fortunati che sono costati la perdita di punti, ecco spiegato il secondo posto nella classifica finale. Comunque aver ottenuto la finale Play-Off senza passare dalle semifinali e addirittura giocarla in casa sulla propria erba è molto positivo. Lo stadio sarà stracolmo e colorato, con il tifo tutto a favore, un aspetto fondamentale che il Manduria deve necessariamente sfruttare. La spinta della tifoseria dovrà essere il dodicesimo uomo in campo nel vero senso della parola. Se fossi ancora sulla panchina biancoverde mi affiderei al talento di Riezzo. L’ho allenato e credo sia tra i tre/quattro calciatori più forti di tutta la categoria, tutti e tre i gironi, è assolutamente un palmo sopra gli altri. Gli darei libertà, ha delle capacità tecniche sopra la media, nell’uno contro uno è devastante, crea la superiorità numerica e favorisce i compagni, è un calciatore che usa entrambi i piedi e fa la differenza. Credo che Riezzo sia la chiave di lettura della gara contro il Veglie senza voler togliere nulla a tutti gli altri componenti della squadra, bravi, forti e importanti. Sono convinto che il Manduria vincerà la finale.”

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