Col Taranto non ci si annoia mai...
di Nicola D'Elisiis
Da che partiamo? Dalla "Caporetto" catanzarese di domenica? O dal cambio in panchina che ha visto Fabio Prosperi prendere il posto di Aldo Papagni? Io mi limito a dire che in questa faccenda ci ho voluto vedere chiaro, ragion per cui ho preferito dire la mia più a freddo che mai. Perché, ribadisco un concetto già espresso negli anni passati, mi possono leggere TUTTI qua. Anche, o soprattutto, i diretti interessati. E siccome io con i miei pezzi non voglio assolutamente destabilizzare niente e nessuno, preferisco stare sulle mie per 2-3 giorni e iniziare a ragionare con tutti voi che seguite tuttosporttaranto a mente lucida, serena e con una calma serafica ed olimpica. Una delle cose che mi ha insegnato il Taranto in 11 anni di tifo, è che con questa squadra non ci si annoia mai. L'avvicendamento in panchina, le dimissioni di un socio, un deferimento, insomma qualunque novità di questo tipo, è sempre dietro l'angolo e poco importa se arriva a campionato in corso o in piena estate. Domenica, ad esempio, è stato il turno della classica "partitaccia" che ha sollevato, oltre l'ormai ex allenatore Aldo Papagni dall'incarico, una marea di dubbi su questa squadra. Perché un conto è rinunciare a giocare contro le corazzate Matera e Foggia, totalmente diverso è lasciarsi tramortire da un Catanzaro che per avere la meglio su di noi non ha fatto niente di trascendentale. Ha segnato 3 gol, di cui 2 dopo appena 15 minuti, e basta. In tutto ciò il Taranto ha reagito timidamente soltanto negli ultimi 20 minuti di gara. Onestamente, troppo troppo poco per una squadra che vuole salvarsi e per giunta contro una diretta concorrente. Il cambio d'allenatore non è mai una situazione piacevole, anzi suona come un'altra sconfitta per i calciatori (nel nostro caso) del Taranto. Ma forse stavolta era opportuna una scossa, per salvare la stagione e la categoria soprattutto. E' stato il capitano di più di 200 battaglie, vederlo domenica in panchina in veste da Mister potrebbe essere un'emozione. Fabio Prosperi è una scelta che mi stuzzica, una sfida elettrizzante per lo stesso capitano e una scommessa rischiosa, se vogliamo, per la Presidente Zelatore la quale ieri in conferenza stampa si è voluta prendere tutte le responsabilità del caso. Prosperi l'anno passato si è ben comportato con la Juniores del Taranto, portando i nostri ragazzi agli ottavi di finale delle Juniores nazionali e dopo aver dominato in lungo e il largo il proprio girone d'appartenenza. Mettiamola così: da parte mia c'è molta curiosità nel vedere il Taranto di Prosperi. Mi aspetto una squadra ancora più affamata, grintosa (non che non lo fosse prima, sia ben chiaro) e soprattutto, anche se questa è una mia speranza, con qualche idea di gioco. Anche un benedetto schema su palla inattiva. Prosperi è una scelta che mi attizza, e a chi mi dice che è stato scelto dalla società per risparmiare, risponderei così: "MEGLIO ANCORA, VUOL DIRE CHE LA SOCIETA' NON HA LA MINIMA INTENZIONE DI FARE IL PASSO PIU' LUNGO DELLA GAMBA E QUEI POCHI SOLDI A DISPOSIZIONE LI PREFERISCE SPENDERE NELLA SESSIONE INVERNALE DI CALCIOMERCATO." D'altra parte il peso del fondo perduto è uguale per tutti e si fa sentire, prendete ad esempio altre squadre ripescate come il Forlì e il Fano che, nel girone B di Lega Pro, sono in una situazione di classifica decisamente critica e preoccupante. La nostra non lo è ancora, domenica mattina eravamo a +5 dalla zona rossa e 12 ore dopo a +2. E fortuna vuole che la maggior parte delle big le abbiamo già affrontate in questo scorcio iniziale di campionato. IN BOCCA AL LUPO CAPITANO, LE TUE FORTUNE SARANNO LE NOSTRE!! FORZA TARANTO!!
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