GAMBACORTA: "HO SPOSATO UN PROGETTO SERIO"

di Aldo Simonetti

Ad attenderlo, la dirigenza al completo. Lui, fisico asciutto ed allenato alla stregua di un atleta della categoria 'juniores' (sebbene abbia da tempo superato la soglia degli 'anta'), esordisce con un semplice "scusate il ritardo", a motivo del traffico in cui si è imbattuto all'ingresso della città bimare.

Saverio Gambacorta, giunto direttamente da Casamassima, è già in tenuta da pongista e borsone al seguito. Insomma, a primo impatto sembra incarnare il prototipo del professionista.

Una chiacchierata con i vertici societari e poi il sigillo: "Mi date una Montblanc per firmare?" . Simpatia a parte, sin dall'inizio manifesta idee chiare circa il suo approdo a Taranto: "Anzitutto, tengo a dire di aver conosciuto persone molto serie, sia per le loro intenzioni che per la professionalità mostratemi da subito. E non solo: la grande considerazione che il presidente Grassi ha avuto del sottoscritto ha fatto sì che l'accordo arrivasse senza intoppi".

Benchè la 'pecunia' sia il motore oggidì trainante la complessa macchina sportiva, Gambacorta tiene a precisare:" Ho accettato questa offerta non per un fatto puramente economico, ma perchè a qui a Taranto mi hanno fatto sentire davvero importante. Ho giocato per tanti anni in categorie superiori, e l'avermi voluto valorizzare, come atleta ed allenatore, mi ha dato stimoli in più per affrontare questa avventura in riva allo Ionio, affascinante quanto nuova".