
Promozione: Grottaglie-Castellaneta, derby della retrocessione
a cura di Fabrizio Izzo
Il Grottaglie batte 2 a 1 il Castellaneta e al 90° scatta la retrocessione per entrambe. Primo tempo equilibrato con il Castellaneta che si è fatto preferire perchè più manovriero e pericoloso in attacco, la rete del vantaggio al 35°con Gorghini, bravo ad appoggiare in rete un intelligente cross sul secondo palo di un compagno, ne è stata la dimostrazione. Nel secondo tempo il Grottaglie, in campo con un modulo più offensivo, si è riversato in avanti alla ricerca del pareggio prestando il fianco ai contropiedi avversari che hanno impensierito non poco la retroguardia di casa. Al 69°, dopo una serie di opportunità mancate di poco, Zito pareggia con un tiro dall’interno dell’area di rigore dopo una azione insistita di Appeso (il migliore in campo) sulla destra. Al minuto 83, ancora Appeso, mette al centro un pallone che Radicchio, di testa, devia alle spalle del portiere ospite per il definitivo vantaggio dei biancoazzurri. Non male l’arbitraggio dell’esordiente Mallardi di Bari. Grottaglie e Castellaneta, quindi, travolte dallo stesso destino in un pomeriggio di aprile. Così come nella scorsa stagione, in Eccellenza, le due compagini tarantine, a braccetto, scendono di un gradino e il prossimo campionato lo disputeranno in Prima Categoria. Terza retrocessione consecutiva per il Grottaglie, una caduta repentina e inesorabile che evidenzia una precedente gestione societaria impropria e ricca di errori di valutazione e scelte. Al Castellaneta va leggermente meglio, è solo la seconda retrocessione consecutiva e anche in questo caso valgono le stesse valutazioni fatte per il Grottaglie, una cattiva gestione societaria contornata da decisioni sicuramente sbagliate. Due realtà calcistiche di spessore della provincia tarantina affondate negli inferi della categoria che mette in risalto un il malessere generale del calcio provinciale. Se a Grottaglie è già iniziata una nuova era, con l’avvento di Carmelo La Volpe, a Castellaneta è ancora tutto da definire. Resta il fatto, inconfutabile, che entrambe le piazze meritano palcoscenici più importanti, in particolare quella di Grottaglie che, dopo 15 anni consecutivi di serie “D”, si ritrova in Prima Categoria, un elettroshock. Mister Bosco del Grottaglie: “Una vittoria dolce e amara, siamo retrocessi. Le speranze non erano molte ma ci tenevo a vincere per abbandonare l’ultimo posto. Non essere ultimi ci da qualcosa in più ma accresce anche il rammarico perché potevamo fare meglio. Abbiamo pagato l’inesperienza ma soprattutto la fragilità caratteriale della squadra. Difficoltà nel gestire un risultato di vantaggio o ribaltare uno svantaggio, una mancanza di personalità che ci ha penalizzato oltremodo. Sinceramente avrei barattato la puntualità, il sacrificio, la costanza e l’impegno settimanale dei mie giocatori con quel pizzico di carattere in più che oggi ci avrebbe fatto comodo. Ho in mente ancora la partita contro il Salento Football, più di quella di Copertino, dove in vantaggio fino all’85° siamo riusciti a perderla nel giro di appena qualche minuto. Solo in due partite abbiamo fatto veramente male, contro l’Ostuni nel girone di andata e contro il Lizzano nel girone di ritorno, in tutti gli altri incontri nessuno ci ha mai messo sotto e con un pizzico di fortuna e carattere in più avremmo potuto ottenere risultati migliori.” Mister D’Alena del Castellaneta: “Vincendo avremmo dato concretezza alle nostre speranze ma così non è stato. Partita condizionata dal vento. Nel primo tempo abbiamo fatto bene, meglio del Grottaglie e siamo passati in vantaggio. Nella ripresa, nonostante loro fossero entrati in campo con piglio diverso, noi abbiamo avuto due-tre ripartenze che potevamo sfruttare meglio. Nelle occasioni siamo stati poco cattivi, è venuta fuori l’inesperienza dei ragazzi, potevamo fare goal e chiudere il discorso. Ci ritroviamo in Prima Categoria perché sono stati, evidentemente, commessi degli errori una retrocessione figlia di una cattiva programmazione, una rosa di 26 elementi con dinamiche di spogliatoio difficili da leggere, una squadra che ha reagito sfaldandosi dopo il cambio di allenatore, un situazione che ho ereditato e non mi apparteneva ed io da tesserato ho accettato, abbiamo cercato di fare ciò che era nelle nostre possibilità. Potevamo fare qualcosa in più ma si doveva essere anche più previdenti e muoversi meglio a dicembre, sia sul mercato che nell’ambito societario stesso. Castellaneta è una piazza importante e deve iniziare a programmarsi per la Promozione. Contro il Maglie, nonostante la retrocessione, si giocherà per vincere, nella nostra squadra ci sono tanti giovani e noi abbiamo l’obbligo di insegnare loro la sportività e ad onorare gli impegni.”
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