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NADAR SOLO-CAPOVILLA: L'INDIE ROCK IN PUGLIA...QUESTIONE DI STILE

19.01.2014 17:31

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C'è la musica “imboccata” dai network nazionali, quella degli “X Factor” di turno e poi la spontaneità del panorama indipendente. Lo ammettiamo candidamente: siamo faziosi e ci sembra imperdibile l'opportunità di rivedere all'opera il fortunato binomio Nadàr Solo e Pierpaolo Capovilla dopo averli ammirato dal vivo lo scorso 1 maggio a Taranto. Ci importa poco se qualche amico, dato per partecipante al concerto, ci da “la sola”. Noi rispondiamo : presente!!! La performance del trio torinese e del frontman del Teatro degli Orrori è incastonata nella manifestazione canora “Bisceglie Push Up 2.0”, una sorta di inno all'indie rock spalmato in tre giorni con tanti gruppi emergenti a darsi battaglia. Nadàr e Capovilla sono fuori concorso e si esibiscono in coda alla prima serata di venerdi 17 gennaio al Teatro Garibaldi di Bisceglie. In premessa alla performance dei Nadàr, Capovilla recita dei versi di Pasolini poi parte a tutta il trio torinese con tracce estratte dalla loro “ultima fatica” Diversamente Come? (album uscito nel 2013). La partenza è un intro strumentale d'impatto, al quale fanno seguito l'incantevole “Non Conto Gli Anni” e la flessuosa “Le Ali”. Le “chitarrose” “5 Secondi” e “Fogli di Carta” (entrambe estratte dall'album “Un Piano Per Fuggire” ) sono gemme incastonate tra la lenta e intimista “Le Case senza Porte” e la ritmata “L'Abbandono” dove, malgrado il nostro contegno, ci risulta davvero difficile non dimenarci nella poltrona del teatro. Le sonorità incalzanti di “Tra Le Piume” e la malinconica “I Tuoi Orecchini” concludono la prima parte di un concerto che ci ha già soddisfatti per la pulizia del suono della chitarra di Federico Putilli, l'incisività della batteria di Alessio Sanfilippo e la raffinatezza del basso di Matteo De Simone (un vocalist quasi antidivo per la discrezione con cui regge il palco). La seconda parte dell'esibizione ha il carisma “ingombrante” di Pierpaolo Capovilla, pronto a cimentarsi con i Nadàr nel nostalgico “This Man In Me” : indimenticabile canzone dei One Dimentional Man, progetto ancestrale dello stesso Capovilla. La vera “chicca” della serata arriva con la cover di Eugenio Finardi: “La Musica Ribelle”, ri-arrangiata in Nadàr style. Il finale è riservato alla “specialità della casa” del connubio Capovilla-Nadàr Solo: “Il Vento”, un piccolo capolavoro gravido di simbolismi con la figura pregnante di un Don Chisciotte dei nostri giorni incarnato dallo stesso Capovilla. Possiamo ritenerci soddisfatti della performance, malgrado l'incantevole location teatraleabbia ingabbiato la voglia dei più di dimenarsi.

 


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