Massimiliano Olivieri a TST: 'In riva allo Ionio c'è la pressione di voler vincere tutte le gare'
L'ex tecnico del Brindisi: 'Sarebbe bello un giorno sedere sulla panchina del Taranto...'
DI ALESSIO PETRALLA
Serietà, umiltà e passione per l’ex tecnico del Brindisi, autore di una bella promozione dall’Eccellenza alla serie D e a un primo scorcio di campionato importante, Massimiliano Olivieri che, a Tutto Sport Taranto, esprime il suo pensiero sul momento: “In questi giorni ho studiato un po’ e ho seguito delle dirette web che l’AIAC ci ha messo a disposizione. Ho avuto anche dei confronti con colleghi. Ho lavorato molto a livello teorico e devo dire che mi ha fatto bene. In più ho approfittato per fare qualche lavoro a casa”.
SOLUZIONI: “Al momento non avrebbe senso proseguire. Si dovrebbe dar merito, per quel che concerne il girone H, al Bitonto e aspettare poi le decisioni della FIGC. Sarà fondamentale vedere chi s’iscriverà dando possibilità alle seconde di salire. La serie A deve ripartire visto che è una sorta d’industria: li i mezzi e le condizioni ci sono. Per chi dovrà prendere decisioni sarà un compito molto difficile”.
SERIE D/H: “In vetta c’è il Bitonto che ha meritato a discapito del Foggia che ha steccato qualche appuntamento. Il Sorrento è la vera sorpresa così come il Taranto la vera delusione. In bassa classifica, all’ultimo posto c’è l’Agropoli che ha avuto qualche problema societario. Mi sorprende la posizione del Francavilla in Sinni così come mi dispiace per la Fidelis Andria. Le altre stanno conquistando gli obiettivi prefissati così come anche il Brindisi”.
IL TARANTO: “Allo “Iacovone” in occasione della prima giornata di campionato in cui vincemmo 0-1, con onestà dico che avemmo un pizzico di fortuna anche se per via di errori commessi dagli ionici. Ritengo che quando si vince i meriti ci sono sempre anche perché, in quella circostanza, in cui tutti ci davano per spacciati, giocammo una gara attenta sovvertendo i pronostici. Fu una grande soddisfazione per me e per i ragazzi: quel successo non servì, in seguito, per far si che restassi in riva all’Adriatico. Ma questo poco importa. L’importante è che il Brindisi si sia salvato. Il Taranto è una grande squadra. Magari, un giorno, mi piacerebbe sedere su quella panchina: mai dire mai. Intanto voglio spezzare una lancia a favore di Ragno: è un vincente e forse ha avuto poco tempo per lavorare. I rossoblù erano i più accreditati ma hanno trovato davanti un Bitonto che ha selezionato dei giovani importanti e degli over giusti. In riva allo Ionio c’era e c’è sempre la pressione di dover vincere tutte le partite: questo e qualche altro fattore esterno possono complicare le cose”.
IL FUTURO: “Prima della pandemia avevo ricevuto qualche chiamata. Ora, fin quando non saranno decisi i verdetti non si saprà nulla. Ho voglia di rimettermi al lavoro e tornare in panchina. Sono ambizioso e ho scelto questa strada a discapito di altre più sicure: questo perché credo in ciò che faccio. Qualcosa nel calcio cambierà ma prima o poi si tornerà alla normalità. Ora non ci resta che seguire ogni direttiva adattandoci al nuovo temporaneo modo di vivere”.
FOTO MASSAGLI
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