La voce del Tifoso

La voce del tifoso / Isola Liri - Taranto 0-0, un sogno bellissimo

a cura di Nicola D'Elisiis

06.02.2016 23:59

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Il compianto Erasmo IacovoneMi piace molto immaginare una scena avvenuta oggi a fine partita. In diretta TV, dall'esterno dello stadio "Nazareth" di Isola Liri, c'è l'inviato di Taranto in collegamento con un signore sulla sessantina. Capello riccio e brizzolato, qualche ruga sul volto, baffo pettinato, curato e un paio di occhiali da sole. Sì, è proprio lui. L'eroe, il mito.

"Taranto mi è rimasta nel cuore, io e la mia famiglia vogliamo ringraziare con affetto tutta la gente di Taranto che, da quella terribile notte di 38 anni fa, mi ricorda ancora con emozione. Erano bei tempi quelli, Taranto, il mare, gli amici, il Taranto, stavamo andando in serie A. La Salinella era praticamente un bunker, una bolgia, in casa giocavamo sempre in 12-13. Poi il fatto... Purtroppo Dio ha voluto che smettessi di giocare a calcio quella sera ma non di abbandonare la mia famiglia e i miei amici. Abito a Carpi con mia moglie Paola e mia figlia. In questo periodo torno sempre a fare una 'capatina' nella mia Capracotta. E col Taranto, squadra che seguo con amore e affetto, che giocava proprio oggi, 6 Febbraio, praticamente vicino casa mia non potevo mancare. Non vi nascondo che vedere il mio volto raffigurato sulle maglie dei calciatori rossoblu mi ha commosso. Potete immaginare, ho rivisto il film del mio periodo a Taranto, gli scherzi che facevamo con Petrovic, il gol a pallonetto al Bari, la Salinella letteralmente esplosa... Sono scoppiato in lacrime, credetemi. Ho rivolto uno sguardo verso il settore ospiti, con almeno un centinaio di tifosi tarantini ma desolatamente vuoto per fatti noti e ho pensato che questa gente merita di più. Ma molto di più di una serie D. Molto di più di uno 0-0 scialbo qui ad Isola Liri. La gente di Taranto merita una squadra migliore di quella che ho visto oggi, che non mi è tanto piaciuta ad essere sincero. Anni fa il Taranto era temuto da tutti, ricordo che in serie A c'erano 'squadroni' che speravano nella permanenza in B dei rossoblu per paura di affrontare la trasferta di Taranto. Oggi è tutta un'altra storia purtroppo, Taranto è stata abbandonata e dimenticata nell'Inferno della D. Dimenticata non da me però che, ripeto, seguo da vicino e con interesse le sorti dei rossoblu. Spero si possa risalire la china e ritornare ai fasti di un tempo, io rimarrò fedele a questa squadra e a questi tifosi splendidi e con tanta fame di calcio. Grazie mille Taranto..."

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