IN ANSIOSA ATTESA DELLA SENTENZA!!!!
Sfogliando la margherita della giustizia sportiva...se giustizia vera ci sarà!!!
Nell'analizzare i momenti thriller di un bel derby annunciato e mai giocato, ci vengono in mente alcune considerazioni che hanno a che fare con la politica sportiva della Federbasket e della Lega Pallacanestro, che sia DNB o superiore poco importa...o “dovrebbe importare”!!
Fermo restando che nella pletora dei regolamenti organizzativi e tecnici, non ci pare che figuri l'esclusività dell'utilizzo dell'attrezzatura elettronica ma figura invece che, in caso di suo improvviso guasto, si possa utilizzare quella manuale, ci sembra di considerare anche, “al di là di ogni ragionevole dubbio” (va tanto di moda!), che la seconda attrezzatura manuale ed “umana” è necessaria anche perchè quella elettronica, certamente più sofisticata e leggibile da tutti, può anche andare in tilt a causa di condizioni ambientali e meteo.
Condizioni e situazioni “estreme” già accadute altre volte e che in questo periodo lo sono ancora di più. L'elettronica è fatta di cavi e strumenti che possono essere oggetti di danneggiamenti “ambientali”. Sono materiali e non sono quindi “umani”.
Sembra tutto ovvio e scontato ma proprio l'ovvio, a volte, non è affatto scontato se lo si analizza in maniera più profonda.
La Federazione, quindi, ha tenuto conto di queste eventuali imprevedibili difficoltà dando dignità di utilizzo anche alla vecchia ma utile strumentazione manuale. PUNTO!
Seconda considerazione: perchè i sigg. arbitri si sono interstarditi a pretendere quella elettronica, pur in presenza di una regola federale? Quièn sabe? Chi cavolo lo sa?
Forse che nell'era dell'elettronica esasperata ci si è dimenticati che quella umana e manuale è pur sempre utile ed ineludibile?
Ancora! Pur senza sforare troppo dal regolamento, ammesso e non concesso, non sarebbe stato intelligente e flessibile considerare che era un derby sentito da squadre, società e tifosi al seguito, che si stava per assistere (e noi a commentare) ad una bella festa di sport con la presenza di marinai della Garibaldi e dei bambini e ragazzi della Virtus, con tanto di intermezzo? Tutto ciò non ha un suo valore sportivo e sociale?
Negli USA, si sa che prima di tutto bisogna salvaguardare lo spettacolo dentro e fuori il parquet e quindi, il business che ne deriva e ciò dimostra il grande divario tra il nostro movimento (cosiddetto) e quello di stelle a strisce.
N.B. Se, malauguratamente, dovesse arrivare una sentenza negativa al Cus, la società dovrebbe anche pensare a come restituire i soldi del biglietto. Al danno, la beffa!!!
Ancora! Se la Federazione e la Lega rendono obbligatoria la ripresa televisiva con relativo commento da parte della società ospitante, con copia a quella ospitata, come mai non viene considerata valida anche la prova tv, in caso di controversia e in contraddittorio con ciò che è dichiarato dagli arbitri. Nel calcio avviene per opportuno senso di giustizia, nella pallacanestro ancora no. Prima non era forse il basket a suggerire innovazioni???
Altra cosa: serve a qualcosa la presenza di un commissario di campo, se non accerta e testimonia regolarità od irregolarità, anche nell'operato degli arbitri...o serve solo per dare il voto agli stessi a fini di graduatoria?
Infine, una considerazione più generale, da noi già fatta altre volte, rivolta alla Federbasket ed al presidente Petrucci: preoccuparsi di più delle grandi società e squadre delle massime serie, perchè fanno immagine nel contesto internazionale, ci può anche stare in termini di politica sportiva. Ci lascia molto perplessi, però, il fatto di lasciare tutto il resto del movimento in un limbo di “essere..o..non essere”, nel senso di “se ce la fai da solo..è bene per te, se no “mortis tua...vita mea..semper”, cioè va via una e si pensa al ripescaggio, come se fossero pesciolini e non società che vogliono perpetuare la presenza della palla a spicchi nelle loro comunità per aumentare sempre di più la passione per il nostro meraviglioso sport.
Ultima considerazione di natura, diciamo così..geometrica: come farebbe a mantenersi stabile e forte un triangolo se non c'è una base solida, da cui trarre linfa vitale per mantenere la sua impalcatura, di generazione in generazione e prosperità?
Toni Cappuccio
Ultima notizia...amara: alle 19,32 il Cus Jonico comunica che il giudice sportivo non ha voluto sentire le ragioni della società...ma solo quelle dei due arbitri: Marco Leggiero di Lecce e Cosimo Schena di Castellana Grotte...che ringraziamo con tutto il fegato possibile, unitamente al sig. giudice sportivo.
Avevamo aperto questo commento con l'invocazione:”se giustizia vera ci sarà!!!”
Non c'è stata! Non si è voluto tener conto dei fattori sportivi e di politica sportiva che abbiamo espresso...ma forse siamo troppo avanti con il pensiero o troppo romantici per pretendere di essere capiti.
Ora la società farà ricorso con il conforto delle immagini e delle foto ma, intanto, i tempi si allungano, si spendono altri soldi, utili per altri buoni scopi e...forse non si ricaverà nulla, visto il precedente dell'asettico comunicato...amaro!
Ci viene comunque il dubbio che sia proprio un giudice in carne e ossa a stilare questi provvedimenti...oppure è sufficiente un qualsiasi addetto alla segreteria che fa riferimento a parametri già preparati senza bisogno di scervellarsi più di tanto?
Un giudice, un vero giudice avrebbe forse tenuto conto della buona fede di una società sana come il Cus ed anche delle immagini a conforto del rispetto della regola alternativa, che i due “fischietti” si sono interstarditi a non voler tenere conto.
Grazie signori, vi auguriamo di non fare troppa carriera per il bene del basket!!!
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