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...aspettando “Musica ad Arte 2018”

18.01.2018 07:44

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Trio Ars Vetus in Concerto

Antero Arena, violino

Joseph Arena, violino

Maria Assunta Munafò, clavicembalo

 

Domenica 21 gennaio 2018 – Ore  19

Museo della Ceramica – Castello Episcopio 

Grottaglie (TA)

 

Continuano gli eventi abbinati all'Arte nei siti di pregio della Città di Grottaglie promossi da Associazione ArmoniE e patrocinati dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Grottaglie: domenica 21 gennaio alle ore 19, nel Museo della Ceramica all'interno del Castello Episcopio, il TRIO ARS VETUS, composto da Antero Arena – Violino, Joseph Arena – Violino e Maria Assunta Munafò – Spinetta proporrà un programma barocco con musiche di Arcangelo Corelli, Georg Friedrich Händel, Giovanni Battista Bassani, Tomaso Giovanni Albinoni, Antonio Vivaldi e Giovanni Antonio Pandolfi, un musicista messinese del XVII secolo riportato in auge dal Trio.

Il Museo che ospiterà il concerto sarà sede della mostra temporanea dei Presepi prodotti dagli alunni delle Scuole Primarie di Grottaglie nell'ambito del Progetto di “Manipolazione Ceramica in Bottega”, esposti in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono e in vendita a favore di attività benefiche dell'Associazione “Medici per San Ciro”.

 

INGRESSO LIBERO

 

 

Trio Ars Vetus si è costituito nel 2009 grazie alla passione per la musica barocca che accomuna i membri della stessa famiglia ed ha già al suo attivo importanti esibizioni riscuotendo ampi consensi di pubblico e di critica.

I componenti trovano nell’ensemble la migliore espressione di un lavoro di gruppo scoprendo quel raro affiatamento necessario per sviluppare qualsiasi progetto creativo.

Particolarità della formazione è di proporre all’attenzione del pubblico il repertorio barocco attraverso lo stile e gli usi del tempo, la cosiddetta “prassi esecutiva barocca”, con l’utilizzo del violino barocco e della Spinetta (copia della Bentside di Goujon del 1753) al basso continuo accordati a 415hz (anziché a 440).

Inoltre il trio si prefigge di valorizzare il “dimenticato” compositore Giovanni Antonio Pandolfi che con le sue “Sonate Messinesi” a due Violini e Basso Continuo è la dimostrazione della vita musicale di Messina nel XVII sec.

Il Trio si è esibito, oltre che nelle più importanti città italiane anche in Germania, Spagna, Francia e Svizzera.

 

 

 

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