L'amarcord di TST: Robson Toledo, dal gol con la Ternana alla beffa di Avellino
Il brasiliano si racconta: 'Quell'anno avremmo meritato di più...'
DI ALESSIO PETRALLA
E' rimasto nel cuore dei tifosi del Taranto, il centrocampista brasiliano Robson Machado Toledo che nell'era Blasi (prelevato dalla Cisco Roma) ha deliziato la tifoseria ionica con giocate sopraffine. Ancora alle prese con il calcio giocato, in Seconda Categoria con il Cori Montilepini, il calciatore si racconta, a Tutto Sport Taranto: "Come vivo questo periodo? Male anche se cerco di prendere le giornate per il verso giusto. Bisogna restare ancora più unici con ognuno di noi chiamato a fare il proprio dovere: in questo modo ne usciremo quanto prima".
L'ATTUALITA': "Più che giocare mi diverto anche se in ogni gara, seppur in Seconda Categoria, ci metto professionalità e impegno. Voglio continuare fin quando avrò la forza e la condizione fisica sarà ottimale".
LA RIPRESA: "Al momento siamo chiamati ad essere tutti molto prudenti con la priorità che va data alla salute. Bisogna tornare in campo solo se ci sono certezze: ogni calciatore dev'essere tutelato. I tifosi ben vengano sempre, ma devono poter essere sicuri di non rischiare nulla: altrimenti si deve aspettare".
TARANTO: "Ho ricordi bellissimi: ho vissuto una stagione meravigliosa in cui mi sono sentito sempre a casa. Quel pubblico mi ha regalato gioie e soddisfazioni perciò mi tengo stretta quell'esperienza. Peccato per come andò a finire: meritavamo di più. Devo ringraziare sempre tutti per come mi hanno sostenuto".
IL GOL: "Ricordo con gioia quello realizzato alla Ternana: venivo da una settimana difficile e complicata. Segnai sotto la curva nord partendo dalla fascia, accentrandomi e calciando una rasoiata all'angolino Fu bellissimo".
LA PARTITA: "Quella più significativa che mi è rimasta dentro fu la gara di Avellino, valida per il ritorno delle semifinali play off. Perdemmo per via di un calcio di punizione. In quel momento mi crollò un sogno".
IL TARANTO 2020: "Rispetto per la serie D che è una bella categoria ma ad una società e a una squadra come quella di Taranto questa non è idonea. La piazza rossoblù merita ben altri palcoscenici. Peccato che non riescono a trovare la via giusta".
IL GRUPPO: "Ho tanti ricordi: tra sofferenze e gioie fu comunque un anno perfetto. Eravamo uniti dallo staff medico alla società fino a tutto il gruppo di calciatori. Era tutto perfetto anche se come detto non potrò mai dimenticare la gara di Avellino che era quella dell'anno. Ci tenevo tantissimo".
IL FUTURO: "Ora ho ancora la mentalità del calciatore anche se solo di Seconda Categoria. Mi alleno sempre al massimo cercando di essere pronto per la domencia. In futuro vorrei restare nel mondo del calcio perchè amo quest'ambiente. Poi non so se allenerò...".
FOTO CAROL VIOLANTE
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