Virtus, intervista al presidente Cosimo Festinante
Il numero uno della cantera del Cus Jonico traccia un bilancio della fortunata stagione scorsa affacciandosi sulle nuove sfide future: “E intanto il nostro Cottignoli va alla Stella Azzurra”
A CURA DI TONI CAPPUCCIO
L'arancione è un bel colore senza dubbio. E' un colore solare che dà un'immagine positiva.
E' il colore preferito delle canotte dei ragazzi della Virtus Pallacanestro Taranto.
Se ci riferiamo solo alla stagione appena trascorsa, quel colore ha illuminato di sé anche la vetrina della “meglio gioventù” nel contesto nazionale, suscitando nei concentramenti delle finali nazionali d'èlite U19, commenti molto favorevoli circa i requisiti tecnici e caratteriali dei nostri ragazzi, anche se è mancata la classica ciliegina sulla torta del titolo. Quella verrà, perchè l'impasto è buono.
A questi baldi rappresentanti sportivi della nostra gioventù di terra jonica, vogliamo dedicare lo spazio che essi meritano ed a chi meglio può colmarlo: l'infaticabile presidente Cosimo Festinante.
Presidente, direi che si possa essere più che soddisfatti dei risultati raggiunti ma che, nel contempo, spinge lei ed il suo staff a mantenere questo elevato standard anche per il prossimo futuro?
“I buoni risultati conseguiti nella stagione appena trascorsa ci riempiono certamente d'orgoglio e ci danno la consapevolezza che il lavoro certosino fin qui svolto da tutti i miei collaboratori e dallo staff tecnico è quello giusto. Diciamo che esso è anche il risultato della felice combinazione con gli amici del Cus Jonico che ora costituisce la vetrina più importante del basket jonico.
Ci ha riempito d'orgoglio anche il fatto di aver raccolto tante testimonianze favorevoli ed allacciato buoni rapporti nel vernissage nazionale delle finali U19. Ne è la prova anche il fatto che la Federazione nazionale ha scelto uno dei nostri ragazzi per leggere “il proclama del giovane cestista”, una specie di inno alla meglio gioventù. Appunto!”
Della serie: il lavoro assiduo e competente paga sempre ed in buona moneta morale.
La butto lì, anche se immagino quale sarà la risposta, ahimè! I massimi rappresentanti istituzionali civili e sportivi si saranno complimentati con voi per gli ottimi risultati?
“Senta, caro Toni, se vogliamo parlare di cose serie va bene, altrimenti stendiamo un velo pietoso sull'argomento. In questa città non si vogliono cogliere gli aspetti positivi. Evidentemente!”
Come immaginavo!! Allora parliamo di cose serie. Parliamo, noi, di buona educazione sportiva.
“Sin dalla sua fondazione, anno 2009, i principi ispiratori della Virtus sono: la volontà di assicurare ai ragazzi, indipendentemente dalle condizioni economiche e dall'estrazione sociale, la possibilità di espletare l'attività sportiva della pallacanestro; anteporre il divertimento dei ragazzi, così come la loro crescita personale, a qualsiasi risultato sportivo; avere come obiettivo principale, in un contesto di sana sportività, la proposizione di valori che aiutino e favoriscano una crescita armoniosa degli atleti e, nel contempo, conferiscano elementi utili ad affrontare altri ambiti della vita. In pratica è il nostro Statuto che cerchiamo diligentemente di osservare.”
Ben formulato! Difficile da perseguire ma non impossibile, con i venti contro di questo periodo. C'è stata una specie di rivoluzione copernicana rispetto al passato fatto di piccoli orticelli, a volte l'un contro l'altro armato, quando siete riusciti a mettervi insieme con la sigla DeVirtCus, una siglia che significa, De Florio, Virtus e Cus. Funziona sempre od è migliorabile?
“Con il Cus funziona a meraviglia, anche per la “contaminazione” con la prima squadra maschile. Con gli amici della De Florio stiamo procedendo a migliorare la suddivisione delle competenze, pensando, per esempio, a caratterizzare di più il loro settore femminile, vista la loro lunga esperienza, anche come satellite dell'ex Cras. Siamo alla stretta finale, sempre nel solco del rispetto della propria identità nella diversità ma tutti uniti per un unico scopo”.
Le immagini delle varie feste organizzate in onore del vostro vivaio testimoniano, “de visu” un ricco vivaio di numeri e qualità. Per coordinarlo bene occorre uno staff tecnico ben nutrito, quindi?
“In questi ultimi anni lo abbiamo reso ancora più completo proprio per poter gestire meglio gli oltre 400 ragazzi, dal minibasket alle giovanili. Coordinato dal direttore tecnico DomenicoTerruli, ne fanno parte Giuseppe Di Ciolla, preparatore atletico e tanti allenatori di lunga esperienza, Sandro Albanese, Sergio Voltasio, Federico Santoro, Gino De Bellis, Mario Cottignoli, a cui si aggiunge ora Mario Buccoliero sponda De Florio. Per il minibasket, Roberta Stola, anche direttore tecnico del settore femminile, Pippo Pacifico, Fulvio Martemucci, Eugenio Signorile, Mimmo Calviello, Egidio L'Ingesso. Non basta, abbiamo stretto buoni rapporti con gli amici del Montedoro San Giorgio Jonico. La nostra attività investe tutte le età, dal microbasket all'under 19/20. La nota dolente è sempre la stessa: gli spazi concessi nelle palestre scolastiche sono pochi e, quindi, dobbiamo fare i salti mortali per coordinare bene gli orari.”
Veniamo ora a ciò che vi aspetta per l'ormai imminente prossima stagione, serie D in primis?
“La bicicletta l'abbiamo voluta a tutti i costi e, quindi, pedaleremo di conseguenza. Scherzi a parte, sarà una bella avventura perchè permetterà ai nostri ragazzi di prima fascia del vivaio di cimentarsi con squadre esperte, con tanti giocatori navigati. Sarà necessario, pertanto, innervare nel tronco giovanile alcuni elementi senior che possano far da chioccia e farli maturare bene.
Motivo per cui, questi senior li sceglieremo tra coloro che abbiano spiccate qualità educative sia tecniche che morali e che, non vengano da noi solo per sbarcare il lunario.”
Poi c'è la ciliegina del massimo campionato di serie B che assorbirà, ovviamente, il meglio del vivaio, anche dal punto di vista di stress psicofisico, come accade ormai da qualche anno.
“E' forse la parte più importante dell'accordo con il Cus, come società satellite. I ragazzi che vi hanno preso parte nella stagione scorsa, saranno ovviamente confermati con l'aggiunta di qualche altro, viste le partenze di Bisanti ed Arcopinto. E' la vetrina a cui tutti aspirano.
Oltre alla B dovremo gestire, con il Cus, anche la DNG U19 e non sarà compito facile. Ci penseranno Terruli ed il capo staff cussino. Sempre insieme, vicini....vicini!”
Dulcis in fundo, non potevamo trascurare l'avvento di un grande come Dante Calabria alla guida tecnica del Cus per formare un roster di più alto livello e puntare ad un migliore piazzamento nella griglia dei play off, come obiettivo non secondario di richiamare al PalaMazzola molti più tifosi.
“Non possiamo nascondere la nostra soddisfazione per questo autentico salto di qualità, sia tecnico che d'immagine che già sta mietendo tanta curiosità in giro per l'Italia. Il buon Dante, tra l'altro, è alla sua prima esperienza di coach in un campionato diverso dagli USA e, quindi, credo che voglia lasciare il suo marchio di qualità. Dai primi incontri informali ciò è già emerso ed i nostri ragazzi non vedono l'ora di iniziare la preparazione per confrontarsi con una simile icona del basket internazionale. C'è tanto da imparare e ringrazio il presidente del Cus, Sergio Cosenza ed i suoi valenti collaboratori per questo gran colpo di “mercato”, anche per il fatto che Calabria abbia scelto Taranto per questo impatto come coach con un campionato italiano. E' la dimostrazione che la buona immagine creata dalla nostra triade funziona bene. A proposito di buona immagine, dopo l'exploit di Filippo Lauria come atleta, anche il giovane allenatore Mario Cottignoli è “finito nella rete” della grande Stella Azzurra di Roma”.
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