La voce del tifoso / Taranto, "manita" di Potenza
a cura di Nicola D'Elisiis
Piccola premessa: del Taranto io ne parlo sia sul mio profilo Facebook personale, sia qua con voi su tuttosporttaranto.com. Ma in maniera differente, mi spiego meglio. Su Facebook sono diretto, schietto, brevissimo e anche "libero" se vogliamo. Su tuttosporttaranto seguo una linea mia precisa e delineata, basata sul commento della partita e del momento attuale del Taranto. Oggi ho deciso di dare uno strappo alla regola e raccontare tutto (o quasi tutto) per filo e per segno. Cosa? Le infinite emozioni vissute in un semplice pomeriggio d'Aprile e in mezzo a 5000 "disgraziati" (in senso buono ed affettivo chiaramente) allo stadio Iacovone di Taranto. Essendo un tifoso del Taranto fuorisede e vedendo di conseguenza 3-4 partite all'anno allo Iacovone, saranno almeno 8-9 volte di fila che entro al campo con un pizzico d'ansia addosso e una domanda che mi pongo fra me e me: "E SE OGGI NON LA VINCO?". Mi spiego anche qua, il 5-2 al Potenza è stata la 13° vittoria consecutiva che ho visto allo Iacovone dal vivo. In pratica le ultime 13 mie presenze in Curva Nord sono coincise con 13 vittorie del Taranto. Una sorta di portafortuna in pratica, un talismano. Chiaramente sono ironico, non mi è venuta la mitomania all'improvviso ma è una cosa con la quale ci gioco tanto con i miei amici e compagni di Curva. Dicevo, E SE OGGI NON LA VINCO? Ho il terrore di non vincere allo Iacovone, anche perché già tornare da Taranto per me è piuttosto traumatico. Figurarsi poi con che spirito potrei affrontare il viaggio (pullman e treno) dopo un passo falso del Taranto. La partita, nel frattempo, comincia. Il Taranto inizia la sua solita e consueta fase di studio dell'avversario di turno ma questa volta viene colpito, clamorosamente per ben 2 volte nel giro di neanche 10 minuti, da un Potenza giovane e ben messo in campo. Ho pensato di tutto. "Probabilmente è finita la benzina" "Forse il Taranto non è questa grande squadra di cui abbiamo parlato tutti quanti ultimamente" "E ora forse scatta una contestazione dura" "Sembra l'inizio della fine". E INVECE..E' STATA SOLTANTO LA FINE DI UN INCUBO. Perché la Curva, insieme a TUTTO LO STADIO (mi piace sottolinearlo perché predico e predicherò sempre l'unità d'intenti), dallo 0-2 in poi ha trasformato lo Iacovone in una BOLGIA. E l'ingresso di Ancora per Chiavazzo ha dato quell'ulteriore scossa a una squadra che, diciamocelo, non sapeva che pesci prendere. Il gol di Siclari, il primo, è stato più che decisivo. Ha caricato una squadra che stava riemergendo, piano piano, ha ulteriormente riscaldato i gradoni dello Iacovone rendendolo uno stadio più che bollente e spaventato i giocatori del Potenza che, infatti, nel secondo tempo sono stati spazzati via dalla foga agonistica del Taranto. A fine primo tempo dicevamo con degli amici: "E' RECUPERABILE LA PARTITA, LA POSSIAMO VINCERE". Certamente, ma qualcuno avrebbe mai immaginato di vedere il Taranto sul 4-2 a proprio favore già al 60° minuti di gioco? Credo nessuno. Abbiamo assistito a un qualcosa di magico domenica, di meraviglioso. Quasi irriconoscibile il Taranto, che qualche rimonta l'ha fatta ma facendoci soffrire fino all'ultimo minuto di gioco. Stavolta 2-2, 3-2 e 4-2 nel giro di 15 minuti. E questo la dice lunga anche sulla tenuta atletica della squadra che non si è fermata un attimo, ha cercato con insistenza il gol del 5-2 trovato "solo" all'ultimo secondo di gioco con Genchi, 50° gol per lui con la maglia del Taranto, un traguardo decisamente importante. E da amante dei numeri ho riscontrato una statistica piuttosto curiosa: il Taranto proprio domenica, per la prima volta nella sua storia, ha vinto col risultato di 5-2. Mai aveva segnato 5 gol dopo averne subiti 2 e quindi rivoltando completamente come un calzino una partita. Taranto-Potenza non è mai stata una partita banale, e domenica possiamo dire di aver vissuto la famosa "Divina Commedia" di Dante Alighieri in 95 minuti. Dall'Inferno dello 0-2 al Paradiso del 5-2 e quindi della vittoria straripante del Taranto. Sta a noi ora continuare a vincere, dipende tutto dal Taranto. Mia personalissima opinione, mi sbilancio. DIPENDE TUTTO DAL TARANTO, fossi stato ancora 3° dietro a Nardò e Francavilla l'avrei pensata diversamente. Ma ora che sono secondo dico che per andare in Lega PRO occorre pensare SOLTANTO a NOI STESSI. Partita dopo partita e senza fare troppe tabelline di marcia. A Domenica prossima, si gioca ancora in casa col Serpentara E MI RACCOMANDO..VOI CHE POTETE ANDATE AL CAMPO!! PERCHE' LA BOLGIA CREATA COL POTENZA E' L'ARMA IN PIU' DI QUESTO TARANTO E UNA SORTA DI "KRYPTONITE" PER L'AVVERSARIO DI TURNO!! FORZA TARANTO!!
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