Taranto sconfitto anche dall’ultima in classifica: esplode la rabbia dei tifosi
di Rossana Sangineto
Un’altra giornata amara per il Taranto, che perde 2-1 contro la Juventus Next Gen, ultima in classifica. La squadra rossoblù incassa così l’undicesima sconfitta stagionale, in una partita che avrebbe dovuto segnare una svolta ma ha invece confermato tutte le difficoltà di una stagione disastrosa.
Il primo tempo ha visto il Taranto totalmente fuori partita. I bianconeri hanno trovato il vantaggio al 10’ con Semedo, che ha finalizzato un’azione in velocità, e raddoppiato al 35’ con Macca, lasciato libero di calciare in area. I rossoblù hanno provato a reagire nella ripresa: al 70’ Matera ha colpito il palo con un tiro dalla distanza, e al 78’ è arrivato il gol di Speranza che ha riacceso timidamente la possibilità di un pareggio. Ma è stato troppo tardi, e la rimonta non si è concretizzata.
La sconfitta contro la Juventus Next Gen è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sui social, i tifosi hanno espresso tutta la loro delusione e rabbia: “Questa squadra non rappresenta la città”, “Ritiratevi, basta umiliazioni” sono solo alcune delle frasi che rimbalzano nei commenti. Una tifoseria storicamente calorosa come quella rossoblù si trova ormai a dover fare i conti con una stagione in cui mancano gioco, risultati e prospettive.
La situazione di classifica del Taranto si fa sempre più complicata e questa sconfitta pesa più delle altre perché subita contro un avversario diretto nella lotta per non retrocedere. Serviva una vittoria per dare ossigeno a una squadra in evidente difficoltà, ma, ancora una volta, è mancata la concretezza. Il futuro si presenta sempre più nero e il tempo per invertire la rotta inizia a scarseggiare.
Intanto, sul fronte societario, la settimana ha visto un passo avanti nella trattativa per la cessione del club, con la rinuncia al diritto di prelazione da parte dei soci di minoranza.
La notizia ha acceso la speranza di un imminente quanto necessario cambiamento, anche se tra i tifosi prevale una cauta attesa.
Ora, più che mai, la città chiede segnali concreti di riscatto, sia dentro che fuori dal campo.
Commenti