San Severo, un bomber del Servette in attacco

Quattro successi di fila, ultimo di quali, roboante, in casa della corazzata Potenza (2-1). Una delle compagini più in forma del torneo, stando almeno ai numeri maturati nelle ultime settimane. A seguito di un girone di andata tutt'altro che convincente sul piano dei risultati, la dirigenza ha estratto dal proprio salvadanaio le più ingenti risorse al fine di rafforzare un organico, forse non ancora in grado di navigare nelle torbide acque del Girone H. Il San Severo, a pochi 'round' dal termine, ha così vidimato mezzo biglietto per la permanenza in quarta serie, attestandosi a quota 37 punti nonchè a +5 sulla zona playout.

Un 'roster' di assoluto spessore, grazie anche all'ottimo apporto giunto dalla campagna di riparazione invernale e l'approdo ai piedi della Daunia di elementi in grado di cambiare le sorti della stagione. Tra i pali, ecco l'estremo Carotenuto (scuola Lazio ed esperto della categoria), che ha ritrovato nuova linfa simultaneamente all' ultima congiuntura positiva. Pacchetto arretrato composto dal 23enne Gregorio (già in B con il Cesena e 65 presenze in Lega Pro con Teramo, Pontedera e Santarcangelo), Mustone (lo scorso anno in forza alla Gelbison) e D'Arienzo ('ex' di Manfredonia e Bisceglie). Sulla mediana, spiccano i nomi di Cammarota (pupillo di Zeman, in Serie B, ai tempi della Salernitana), dell'italo-tedesco Campagna (per lui varie esperienze nelle quarte divisioni di Francia e Germania), Florio (vice-cannoniere con cinque centri) e Fonzino, centrocampista originario di Taranto, con la cui casacca ha peraltro mosso i primi passi. In avanti, il 'bomber' della compagine giallorossa (otto reti in nove presenze!), Cinque, reduce da un campionato in Svizzera tra le file del titolato Servette, ma con allegato un discreto 'curriculum', dipanatosi principalmente in Lega Pro tra Chieti e Casale. A macinare gioco, nel reparto offensivo, il giovane Molino. classe '95 e prodotto del vivaio varesotto.

A tenere le redini, l'ex portiere della Nocerina, Severo De Felice (omen, nomen), alla sua prima esperienza da tecnico in D.