Il Taranto affonda, il Foggia di Capuano domina 2-0: rossoblù prigionieri di una gestione allo sfascio
Di Rossana Sangineto
Un Taranto, più deprimente che depresso, crolla nel modo peggiore nel derby contro il Foggia, guidato dall'ex Capuano, lo stesso che solo pochi mesi fa aveva detto: “Difficile che io possa allenare dopo Taranto”.
La squadra costruita dal Ds Lucchesi, semplicemente, non è una squadra, è un accrocco privo di ogni logica.
Le assenze di Ardizzone, De Santis e Zigoni hanno solo evidenziato, se fosse necessario, i limiti di una rosa che fatica a schierare undici titolari all'altezza della categoria.
Allo Zaccheria, per novanta minuti più recupero, i rossoblù non riescono mai a impensierire il portiere avversario, consegnandosi al più scontato e prevedibile dei risultati.
Il Foggia di Capuano, invece, non deve nemmeno spingere sull'acceleratore. Dopo un primo tempo spento, nella ripresa, l’ex Emmausso approfitta di un errore clamoroso di Abubacar, trovandosi solo davanti a Del Favero e facendo esplodere lo Zaccheria. Dopo soli sette minuti, è Salines a siglare il gol che chiude il derby mezz'ora prima del triplice fischio.
Il lavoro di Lucchesi riflette perfettamente lo stato in cui versa la società: un disastro totale.
Solo una cessione immediata potrebbe dare una speranza concreta di salvare una categoria conquistata con fatica dopo anni di dilettantismo.
Liberate il Taranto
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