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“Firmato il contratto di lavoro per operai agricoli e florovivaisti di Taranto”

Positivi i 17 mesi di trattativa per definire diritti e tutele. Spiccano aumento di salario e spese di trasporto, ma anche lotta al sommerso ed incentivi alle aziende

28.07.2017 15:05

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Agricoltura, sottoscritto il nuovo contratto provinciale di lavoro per gli operai agricoli e i florovivaisti della provincia di Taranto.

Dopo diciassette lunghi mesi di trattative, è fatta. Finalmente la Uila Uil, una delle tre principali organizzazioni sindacali di categoria, rappresentata dal segretario generale Antonio Trenta e dalla componente di segreteria Ida Cardillo, è riuscita ad ottenere un contratto cucito su misura per i circa 30mila lavoratori agricoli del territorio ionico, e le più o meno 4700 imprese agricole, che, secondo i dati Inps, nel solo anno 2016 hanno prodotto in totale 2.733.801 giornate di lavoro.

Per tutti loro, un aumento di stipendio e maggiori rimborsi per le spese di trasporto, ma anche più tutele per contrastare il lavoro nero, e garanzie ulteriori per la stabilizzazione contrattuale.

Nello specifico, gli operai agricoli potranno beneficiare di un aumento salariale del 2,40 per cento. “Si tratta - specifica Antonio Trenta - di un risultato importantissimo per queste unità, la gran parte con contratto a tempo determinato, che potranno usufruire dell’aumento in due tranche: metà dal primo luglio 2017 e metà dal prossimo 31 dicembre”.

Il nuovo contratto provinciale di lavoro è stato firmato lo scorso 13 luglio nella sede dell’Ebat, l’Ente Bilaterale agricolo di Taranto. I punti principali di questo contratto, che scadrà il 31 dicembre 2019, sono racchiusi in 27 articoli che regolamentano diritti e doveri di aziende e lavoratori in un settore tanto difficile quanto strategico per l’economia nazionale, ed in particolare per quella regionale e per quella provinciale. “Uno dei passaggi fondamentali del nuovo contratto - commenta Trenta - è quello contenuto nel capitolo relativo alla classificazione del personale, nell’ambito del quale è stata disciplinata una fase sperimentale per i lavoratori, le cui mansioni rientrano nella III area, in caso di particolari esigenze aziendali. L’azienda, per poter aderire alla fase sperimentale, dovrà comunicare all’Osservatorio provinciale presso l’Ente Bilaterale agricolo, l’elenco dei lavoratori interessati a questa fase entro 90 giorni dalla data di assunzione. L’Osservatorio provinciale avrà poi il compito di esaminare la corretta applicazione della fase sperimentale attraverso un riscontro delle richieste di adesioni aziendali pervenute allo stesso. Questa fase sperimentale, che terminerà il 30 aprile 2018, potrà essere riconfermata dalle parti che hanno stipulato il contratto soltanto in seguito ad una verifica da parte dell’Osservatorio Provinciale. Verifica questa, che dovrà dimostrare gli effetti positivi determinati sul versante del mercato del lavoro confrontando gli elenchi anagrafici del 2016 con quelli del 2017”.

Chiaro l’obiettivo della Uila Uil: “Vogliamo incrementare l’occupazione, riducendo così i numerosi, troppi, iscritti negli elenchi anagrafici dell’Inps con un numero inferiore alle 51 giornate annue, favorendo perciò l’aumento del numero delle giornate lavorative e garantendo il diritto alla riassunzione, che è previsto dall’articolo 10 dello stesso contratto. Ci siamo battuti strenuamente per l’inserimento di questa clausola e nei mesi che verranno non abbasseremo la guardia, vigilando perché sia rispettata”.

Sul versante della bilateralità, le parti hanno concordato, attraverso l’Ebat, di incrementare le prestazioni da erogare ai lavoratori agricoli.

“Altri importanti passaggi del contratto - prosegue Trenta - riguardano l’estensione dell’indennità anche per il periodo di carenza della malattia degli operai agricoli; il riconoscimento una tantum di una somma per ogni figlio nato, indennizzata per un massimo di 90 giorni; e l’attivazione di nuove prestazioni per le aziende, a sostegno dell’imprenditorialità”.

Per quel che concerne il mercato del lavoro le parti che hanno sottoscritto il contratto, attraverso l’Osservatorio provinciale, si impegnano a monitorare gli effetti dell’applicazione della legge 199 del 2016 per rafforzare appunto le azioni di contrasto al lavoro nero, già condivise nel precedente rinnovo.

Relativamente alla parte normativa del contratto, sono stati riformulati, come detto, i rimborsi da erogare ai lavoratori per le spese di trasporto ed incrementati quelli per le missioni.

Previsti anche incentivi per le aziende virtuose e tutele per maternità e paternità.

Il contratto sarà tradotto in diverse lingue per essere comprensibile ai lavoratori delle differenti etnie di immigrati presenti.

 

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