LIBRI, “L'ITALIA MIGLIORE”: VLADIMIR LUXURIA PRESENTA A TARANTO IL SUO ULTIMO ROMANZO
Inseguire la fama e il successo per dimenticare un episodio riprovevole (lo stupro da parte del padre) dello propia vita. Guadagnare notorietà riuscendo ad evadere dalla vita di provincia per trasferirsi in Capitale ma scendendo a compromessi. Questa è la storia di Marianna, in arte Marilupa, protagoniosta dell'ultimo romanzo di Vladimir Luxuria, al secolo Vladimiro Guadagno, dal titolo “L'Italia Migliore”. “Marianna – ci racconta l'autrice alla libreria Ubik di Taranto – è una donna nata nella provincia pugliese (a Foggia per la precisione ndr) che insegue fama e successo perchè vuole fuggire da un padre che ha abusato di lei ma anche dall'ostilità della sorella e della madre. Per tali ragioni Marianna spicca il volo da Foggia per trasferirsi a Roma acquisendo il nome d'arte di Marilupa. Entra a fare parte dello staff di una tv e riesce a diventare conduttrice di un programma tutto suo: L'Italia Migliore. Tutto questo però ha un prezzo, in quanto per scalzare la precedente conduttrice Marilupa dovrà scendere a compromessi andando a letto con il direttore della tv. La fama conquistata attraverso il programma, che parla appunto di persone protagoniste di buone azioni, avrà però come contraltare la disistima per se stessa e anche l'ingresso nel tunnel della droga. Marilupa tornerà al suo paese d'origine da vincitrice ma l'essere riconosciuta e fermata per strada non le da gioia. Infatti il successo conquistato aveva solo il fine di dimenticare lo stupro. La protagonista torna dalla madre perchè il tarlo del dubbio l'assale: crede infatti che sua mamma sapesse della violenza subita ma ha taciuto”. Il desiderio di verità di Marianna, però, non sarà soddisfatto in quanto: “Troverà la madre affetta dal morbo di Alzheimer e dunque senza memoria”. Ci fermiamo qui...altrimenti sveleremmo troppo la trama del romanzo. Interessanti, invece, i retroscena raccontati da Luxuria in merito alla produzione dell'opera: “Il soprannome della protagonista Marianna in arte Marilupa mi è stato suggerito da Cristiano Malgioglio, lui è molto bravo a trovare i soprannomi. Inoltre ho trattato nel libro una malattia come il morbo di Alzhaimer perchè la madre di una mia cara amica ne è affetta. Tra l'atro c'è un' immagine commovente che ho impressa nella mia mente raccontata proprio dalla mia amica mentre accompagna la madre a letto”. La scrittrice parla a cuore aperto anche del suo vissuto perchè spesso è più facile tacere in ambito familiare certe “verità” scomode: “Ricordo da piccola la mia passione per Renato Zero che celavo a mio padre, il quale odiava la sua diversità. E poi a scuola quando al mio nome sentivo gli sfottò dei miei compagni di classe e ancora le bacchettate prese da un'insegnante quando confessai che mi piacevano i ragazzi. Ricordo che tornai a casa celando le mie mani segnate. La famiglia può rappresentare un porto dove rifugiarsi. Io invece mi chiudevo nel silenzio e nella mia cameretta, ascoltavo David Bowie e Renato Zero. E poi avevo vicino il mio cane Dollie che mi guariva da ogni male. Del resto ho sempre amato i cani perchè loro non discriminano gli altri per razza, sesso e classe sociale. Vi dico che in Parlamento preferirei parlare con un barboncino e non con Giovanardi”. Lo sfogo ha la sua chiosa finale a tinte forti e in maniera sferzante: “Preferisco che qualcuno mi dica per strada: ricchione e non ladro”. L'ultima nostra curiosità sull'ambientazione del romanzo viene soddisfatta: “L'ho ambientato nel mondo della tv in quanto penso di conoscerne bene le dinamiche. L'avrei potuto ambientare anche nel mondo della politica che però ritengo più ipocrita e piena di compromessi. Vi dico comunque una cosa: non sono solo le donne a scendere a compromessi, se vi dicessi degli uomini...”. In ogni caso non è poi tutto “marcio” perchè nell' “Italia Migliore” c'è anche il lato buono del Belpaese. Buona lettura.
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