PARMA CLUB GINOSA: A SAN PIETRO VERNOTICO TERZO KO
San Pietro Vernotico - Parma Club Ginosa 1-0 (25' Caretti)
SAN PIETRO VERNOTICO: Tasso; Licciulli, Giudice, Rinaldi, Coletta; Tommasi, Merra, De Paola, Friscina (67' Dippolito); Caretti (84' Marasco), Sabella (66' Bassi).
A disp.: Cervellera, Cataldi, Spagnolo, Romanelli. All.: Luigi Russo
PARMA CLUB GINOSA: Larocca; Vivacqua (54' Maggiore), Bianco, Giampetruzzi (31' Maddalena), Cristella; Ranaldo, Iacovino A., Barberio, Bozza R.; D'Angelo, Miccoli (49' Bozza F.).
A disp.: Guarino, Mazzone, Iacovino C., Di Paola. All.: Vito Iacovino
NOTE: AMMONITI: Friscina (SP); Barberio, Bianco, Maggiore, Maddalena, Iacovino (PC).
SAN PIETRO VERNOTICO - Notevole passo indietro del Parma Club Ginosa, che viene sconfitto per la terza volta consecutiva nel campionato di seconda categoria.
Gli uomini di Iacovino sembrano dei fantasmi per gran parte della gara, infatti l'unica azione offensiva si verifica al 44' con un colpo di testa di Miccoli di poco a lato.
La cronaca della partita comincia con un avvio alquanto confusionario. La prima occasione da segnalare si verifica al 14' con un calcio di punizione battuto da Stamerra che trova libero Tommasi, ma l'esterno spedisce fuori a pochi passi da Larocca con una buona conclusione al volo.
Nei successivi minuti, i padroni di casa aumentano ritmo ed intensità: al 15' Sabella ci prova con un tiro che non impensierisce l'estremo difensore ginosino, mentre al 25' Caretti porta in vantaggio i suoi, sfruttando un maldestro rinvio di Cristella sugli sviluppi di un calcio di punizione. Al 35', i giallorossi insistono con Sabella, che dopo un ottimo controllo tra le superficiali marcature ginosine, si vede chiudere lo specchio da una tempestiva uscita di Larocca.
La prima frazione di gioco si chiude con un'azione di marca gialloblu, ossia il piazzato colpo di testa di Miccoli su corner di Bozza che termina non lontano dall'incrocio.
Il secondo tempo è prettamente dei sampietrani che annullano completamente la squadra ginosina, sacrificandola nella propria metà campo come un pugile nell'angolo.
Il primo affondo è al 52' con Sabella che ancora una volta ha la meglio sulla difesa tarantina, ma la sua conclusione viene battezzata fuori dal portiere gialloblu. Un minuto dopo si verifica un mezzo suicidio del Parma Club che perde palla in fase di impostazione nella propria trequarti difensiva e permette a Sabella di avanzare palla al piede senza però impensierire il numero 1 ginosino.
Il San Pietro Vernotico è in pieno controllo della gara e sfiora il raddoppio più volte in una manciata di minuti, prima al 55' con una punizione dal limite di Stamerra, poi al 57' con un'azione avviata dal cross di Sabella che favorisce il colpo di tacco al volo di Tommasi, che a sua volta pesca Friscina al centro dell'area; il numero 6 sampietrano colpisce di prima intenzione ma trova un eccezionale Larocca a negargli la rete. L'assalto degli uomini di Russo prosegue al 64' con un nuovo tentativo di Friscina che trova ancora attento il portiere del Parma Club.
Al 66', Bassi rileva Sabella e dopo appena tre minuti riesce a rendersi pericoloso con un tiro che termina sull'esterno della rete. Al 71' è proprio il 18 giallorosso ad avviare l'azione che vede il cross teso di Coletta sulla testa di Dippolito; il numero 17 anticipa Maddalena ma spedisce fuori. Lo strapotere locale prosegue al 75' con De Paola che trova un ottimo corridoio per Caretti, neutralizzato da una perfetta uscita con i piedi di Larocca, senza dubbio il migliore dei suoi. Al 78', i padroni di casa trovano il 2-0 ma la rete viene giustamente annullata perchè sull'assist di Bassi, il numero 7 Caretti è in offside.
Negli ultimi dieci minuti, il San Pietro Vernotico si rende pericoloso in due occasioni: all' 80' con un errore clamoroso di Bassi che non centra la porta da pochi metri dopo un assist al bacio di Tommasi e al 91' usufruiscono di un penalty che però Stamerra calcia sopra la traversa.
A fine partita, l'impotenza ginosina è davvero evidente e palese così tanto che Mr. Iacovino non può fare a meno di dare una netta insufficienza a tutta la squadra, escluso Larocca che ha saputo rendere il passivo meno pesante con grande bravura.
Luca Ricciardi
Antonello Dragone
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