La Giovese è salva! Il Taranto no

Partiamo da un concetto fondamentale: questo non è il vero Taranto! Questa è ormai (la Giovese) una squadra ed una società ridotta in macerie. Non c'è una minima parvenza di una società calcistica. In un certo senso un pò ce lo aspettavamo che il "Presidentissimo" riuscisse a saldare in parte gli stipendi arretrati ma l'esasperazione ci aveva portati a sperare in una più onesta quanto liberatoria radiazione. Diciamocelo chiaramente: chi ha esultato a questa notizia non sono di certo i veri tifosi. Al massimo i genitori di quei ragazzi che facendoli giocare in questo "latrinaio" non stanno facendo altro che illudere i loro figli di essere dei calciatori professionisti. La realtà dice che non sono pronti né atleticamente e né fisicamente e chissà quanti di loro lo faranno per professione in futuro. Tornando al povero Taranto: perché la radiazione sarebbe stata la salvezza? Perché ci saremmo liberati in primis di Giove ed in secundis di gente come Zerbo che gli gravita attorno senza un ruolo ufficiale. Il nostro Taranto è ormai usato per fini personali ed il "Presidentissimo" con la sua arroganza se ne infischia di tutto e di tutti. È diventato ormai un affare personale. Di calcio non c'è più nulla da raccontare. Il prossimo campionato sarà un ulteriore calvario; pesante penalizzazione che potrebbe portare ad una nuova retrocessione per la prima volta in Eccellenza. Insomma al peggio non c'è davvero limite. Servirebbe solo capire come contrastare questo squallido teatrino nel quale tutta la città è ostaggio di una follia che nulla a che vedere con lo sport.