
Maria Miraglia, la poetessa senza confini
di Saverio Sinopoli
Per lungo tempo membro di Amnesty International, anche di ICAN, dell’Osservatorio Internazionale per i Diritti Umani, Fondatrice di WFP, World Foundation for Peace, che conta sul web oltre 18mila iscritti. Anche fondatrice e direttrice letteraria dell’associazione culturale Pablo Neruda, la poetessa scrive in lingua italiana ed inglese e le sue poesie sono state tradotte in più di trenta lingue, occupando un posto di rilievo nella poesia contempo- -ranea mondiale. L’opera che l’ha resa nota al pubblico è “Dancing winds”, tradotta anche in telegu (india), altre opere recenti sono “Polvere di stelle/ Stars Dust” e “Maschere”. Numerose sono le antologie poetiche pubblicate od anche le sue poesie presenti in riviste internazionali nei paesi più disparati: India, Cina, Spagna, Egitto, Romania, Francia, USA, Kenia, Serbia, Indonesia, per citarne alcuni. E la sua opera letteraria è stata riconosciuta con premi Importanti in tutto il mondo. Il più caro certamente, “Madre Teresa Award 2020, Kosovo”.
“Le parole sono magie/ amo il loro suono/ i loro significati/ mi affascina vederle composte/in espressioni/ leggerle e soffermarmi alla virgole ai punti/ per intuire dalle pause / le riflessioni nelle menti/ di chi un tempo le compose/… e poi soffermarmi sulle intonazioni / che raccontano di quel che la parola non riesce a dire/ se fossero visibili / sarebbero farfalle colorate/“ ( versi della poesia che dà il titolo all’antologia poetica di Maria Miraglia). Le sue poesie sono liriche con intrecci psicologici, metaforici e pittorici, con una potente immaginazione e capacità creativa.
Nella sua opera sembrano confluire i grandi scrittori inglesi, da W. Blake a J. Keats, da P. B. Shelley a T.S. Eliot. e la nostra poetessa affida alla parola i sentimenti del suo cuore, dipingendo monologhi interiori oppure tracciando metafore e similitudini, “onde come bambini gioiosi si rincorrono”, “ le cime degli alberi suonando romantiche serenate”, od anche, “ pennellate di colori sulla tela del tempo”. Dipinge l’amore ed i sentimenti nelle molteplici situazioni della vita quotidiana e come un bell’esempio di ekphrasis riesce a descrivere a parole un’opera d’arte visiva. “La poesia non cerca seguaci, cerca amanti.” (F. G. Lorca)
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