Pesca a strascico sotto costa, il Consigliere Comunale Fiusco: 'Ho richiesto l'installazione dei dissuasori'
OTRANTO – La pesca a strascico si può esercitare entro le 3 miglia marine o laddove i fondali non siano inferiori a 50 metri di profondità, ma il comandante del motopeschereccio fermato ieri pomeriggio da una motovedetta della guardia costiera di Otranto non doveva aver fatto molto bene i calcoli, visto che la sua imbarcazione è stata “pizzicata” ad appena 700 metri dalla riva.
Ovviamente, si fa per dire, perché i lupi di mare a bordo dovevano bene sapere di star trasgredendo una norma che l’Italia, come altre nazioni, impone per evitare disastri ambientali che questa tecnica di pesca può comportare. Danni a volte irreparabili per l’habitat marino, considerando che in prossimità delle coste le specie ittiche trovano riparo per nutrirsi e riprodursi.
Non bastasse già il caso di alcune settimane addietro, quando la guardia costiera gallipolina aveva elevato verbali a un peschereccio siciliano dedito alla controversa tecnica del cianciolo e per il quale erano state riscontrate numerose difformità (dopo il fermo per sanare le più rilevanti, il rientro a Sciacca a fine ottobre), nel tardo pomeriggio di ieri si è verificato questo caso, riguardante una barca della marineria idruntina, scovata davanti al litorale di Santa Cesarea Terme dalla motovedetta Cp 768 dell’Ufficio circondariale marittimo di Otranto, impegnata in un’attività di vigilanza.
Accertata la posizione irregolare del peschereccio, i militari della motovedetta hanno intimato il rientro in porto per eseguire il sequestro dell’attrezzo usato, di notevole valore economico, e del pescato, ossia circa 70 chili fra gamberi e merluzzi, tutto poi donato in beneficienza ad alcuni enti caritatevoli locali. Il comandante è stato sanzionato per 2mila euro e sia a suo carico, sia sulla licenza di pesca dell’unità sono stati comminati 6 punti. (FONTE: lecceprima.it)
La pesca a strascico sotto costa nell’ultimo periodo sta diventando sempre più una sorta d’eccezione che compromette seriamente l’habitat marino. C’è bisogno di controllo come conferma il Consigliere Comunale Giuseppe Fiusco che si è subito attivato per risolvere questa problematica:
“La pesca a strascico sotto costa sta diventando più di un’eccezione; una pratica ormai quotidiana che sta compromettendo l’habitat marino. Per questo come Consigliere Comunale assieme ai consiglieri Lo Muzio e Patano ho richiesto l’installazione dei dissuasori con lo scopo di combattere questo fenomeno nel nostro mare”.
UFFICIO STAMPA
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