L'amarcord di TST: Cras, Tatiana Boaria 'L'esordio al Tursport? Rimasi senza parole'
L'ex play maker veneta: 'Sheryl Swoopes? La guardavamo come la Michael Jordan donna'
DI ALESSIO PETRALLA
Ha esordito nel Cras Basket Taranto dopo l'anno del primo storico e leggendario scudetto (stagione 2002-03 al cospetto della fortissima Pool Comense) l'ex play maker, veneta, Tatiana Boaria che a Tutto Sport Taranto, si immerge nei ricordi di quel magico periodo partendo dall'esordio in rossoblù che coincise con la vittoria della Supercoppa Italiana al "Tursport"...: "La mia prima gara in quel di Taranto coincise con la finale di Supercoppa italiana al cospetto della Pool Comense. Questa partita, giocata al "Tursport" è stata anche quella più bella. Ricordo l'ingresso in campo con tanta gente intorno che tifava: rimasi senza parole. Riuscimmo a completare l'opera iniziata da alcune mie compagne, con lo scudetto, l'anno prima".
I TECNICI: "La mia prima stagione l'affrontai interamente con coach Nino Molino così come la seconda. Poi, nell'ultima mia annata in riva allo Ionio, a metà stagione, gli subentrò Aldo Corno. Molino era ed è una bravissima persona, un grande allenatore oltre che un signore, molto educato. Con lui ho mantenuto un bel rapporto e ogni tanto, ancora, ci sentiamo. Corno l'ho rivissuto per qualche mese visto che già lo conoscevo benissimo avendolo avuto a Vincenza e a Schio".
RIMPIANTI: "Sicuramente, resta l'amaro in bocca per non aver vinto il tricolore con la maglia rossoblù Ho sempre seguito le sorti del Cras visto che li ho lasciato amici sia nello staff che al di fuori. Inoltre ho comprato casa a Castellaneta Marina e ci torno spessissimo. Vedere, negli anni successivi ai miei, vincere sempre oltre a rendermi felice, allo stesso tempo, mi amareggiava: peccato. Però, a prescindere da questo sono stati degli anni splendidi".
LA PARTITA PIU' SIGNIFICATIVA: "Negli anni in cui ho giocato a Taranto non facevamo le coppe disputando sempre dei campionati più che modesti. Sicuramente, più che partite signficative, ho ancora in mente qualche bella prestazione anche personale".
LE COMPAGNE: "Mi sono sempre trovata benissimo con tutte: ricordo con piacere, il primo anno, Betta Moro, Michela Franchetti e Simona Tassara. Erano tutte ragazze molto simpatiche con cui ogni trasferta diventava una festa. Durante la settimana, visto che abitavamo in un residence, ci riunivamo sempre. Poi Taranto è una città bellissima con un clima fantastico: stavo bene e andarmene è stato un dispiacere".
SHERYL SWOOPES: "Quando arrivò Swoopes un po' tutte la guardavamo come la Michael Jordan al femminile. Era una giocatrice super. Allenarmi con gente così è stato bello e mi ha permesso di imparare tanto nonostante quell'anno fu sfortunato e forse anche la stella americana non brillò. E' stato un grande piacere giocare con lei".
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