DI LAURO DOCET / LE ALCHIMIE TATTICHE DI MISTER PAPAGNI?
Da quando è arrivato mister Papagni a guidare il Taranto ha dovuto combattere contro una serie di infortuni veramente impressionante
Invece di perdersi d'animo il bravo mister di Bisceglie ha fatto di necessità virtù ed è riuscito a stravolgere le posizioni in campo dei suoi giocatori ottenendo da loro risposte eccellenti.
A quanto sembra anche questa settimana gli allenamenti hanno visto i giocatori partecipare entusiasticamente alle direttive del mister che ha visto i suoi uomini lavorare con grande intensità, concentrati e vogliosi di continuare questo filotto positivo.
L'avversario di turno, la Gelbison è considerata la squadra ammazza grandi del campionato avendo ottenuto i suoi risultati migliori contro le formazioni più blasonate.
Per questo motivo la sfida di Domenica non sarà tanto facile anche perchè questa realtà dispone di giocatori di ottima qualità per la categoria,Tedesco in primis.
Sarà un banco di prova importante soprattutto per la difesa che recupera Miale e Prosperi, gli elementi più discussi di questo avvio di stagione.
Tuttavia le prove offerte da Menicozzo, Pulci, Riccio e Caiazzo in terra campana potrebbero indurre Papagni a riconfermare il quartetto puntando a centrocampo sul rientrante Muwana e confermando Ciarcià nel ruolo di fulcro nella zona nevralgica visto che così bene ha fatto in quel ruolo Domenica scorsa.
Ciò darebbe la possibilità al mister di schierare sulle fasce due esterni d'attacco come Migoni e Mignogna e di punta potrebbe essere affiancato a bomber Molinari uno tra Ancora e Balistreri, con quest'ultimo che a mio modo di vedere non ha ancora fatto vedere quasi niente del suo buon repertorio.
L'importante in serie D ovviamente è vincere. il bel gioco lasciamolo agli esteti, del resto e sfido chiunque a dire il contrario al triplice fischio finale siamo tutti più contenti quando giochiamo male e vinciamo che quando giochiamo un bel calcio senza ottenere i tre punti.
In settimana c'è stata la risoluzione del contratto da parte di un giocatore che in ritiro e dopo un paio di partite sembrava dover essere uno dei punti di forza di questa squadra e cioè l'under Marchitelli.
Purtroppo problemi legati alla giovane età e ad una maturità psicologica che gli auguriamo di raggiungere al più presto, hanno fatto sì che il ragazzo desiderasse tornare nell'ambiente da cui era venuto a conferma che nel calcio la testa è elemento altrettanto importante delle qualità fisiche e tecniche.
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