E finalmente si torna a parlare di calcio giocato... (forse)
di Nincola D'Elisiis
Torno a dire la mia sul Taranto dopo la bruciante sconfitta di Melfi che ci aveva praticamente condannato alla retrocessione in D, ben 4 mesi fa. Quel mio pezzo l'ho riletto, c'è un passaggio nel finale che recita testuali parole: "Sul futuro che attende il Taranto non so manco cosa pensare. Dico soltanto che sono disposto a ripartire da qualunque categoria ma con una squadra totalmente nuova e una nuova dirigenza. Succeda quel che deve succedere a Maggio con la speranza che si possa ripartire subito e magari parlare di calcio giocato già a cominciare da metà giugno (lo so, sono un sognatore)." In parte questa mia richiesta è stata esaudita, in parte no. A giugno avevamo già un allenatore (e che allenatore..) come Ciccio Cozza e già tesserato una decina di calciatori. Quindi Zelatore e Bongiovanni (ecco dove non sono stato accontentato ma non rivanghiamo...) con l'ausilio del signor Damaschi avevano già messo le cose in chiaro da subito: ossia quello di voler vincere il campionato di Serie D. E siccome a me piace tanto parlare di calcio giocato, devo dire che il lavoro svolto da società e staff tecnico è notevole. Un buon calciomercato, il ritiro ad Assisi che ha visto il Taranto vincere e pareggiare rispettivamente contro Avellino (serie B ) e Fermana (neopromossa in C) stupendo soprattutto dal punto di vista della prestazione, insomma "bentornata normalità" mi verrebbe da dire. E nella normalità rientra, purtroppo, anche il clima di guerra che regna da ormai 4 mesi a questa parte fra tifoseria, società e parte della stampa. Io ovviamente non oso schierarmi con nessuna delle 3 frange, preferisco come sempre andare allo stadio (quando posso) e tifare la mia squadra del cuore. Proprio come ho fatto domenica in occasione della prima giornata contro l'Aversa e qui entro nel commento alla gara. Mi verrebbe da dire "buona la prima" dopo la vittoria di misura ottenuta contro la squadra casertana ma in virtù di questo clima ostile il mio pensiero è il seguente: "Finalmente il calcio giocato, finalmente il campionato..". Partire col piede giusto non era facile, aldilà se l'Aversa è parva materia (poca cosa). Ricordo ancora quello 0-0 contro il Vico Equense alla prima giornata di 4 anni fa, noi eravamo una corazzata e loro una squadra messa su a “pizzichi e mozzichi” giusto qualche giorno prima la trasferta dello Iacovone. Era l’anno del campionato perso contro il Matera per intenderci. Dicevo, era fondamentale iniziare con una vittoria questo nostro cammino, il Taranto l’ha fatto e giocando anche bene, se vogliamo, a tratti. Notavo una cosa allo stadio domenica: sullo 0-0 notavo un Taranto tranquillo. Mi spiego meglio, non ho visto la squadra che attaccava a testa bassa, frettolosamente e con frenesia. Bensì un gioco di squadra, passaggi lunghi (per fortuna quasi tutti azzeccati) alternati tagli e sovrapposizioni, insomma le idee c’erano domenica. Il limite è stato quello di non aver ammazzato la gara, qui è “lotta” fra i demeriti nostri e il merito del portiere dell’Aversa che io ricordo molto bene ai tempi del Gladiator quando fu definito uno dei migliori portieri under (parliamo del 2012/2013) della serie D. Bene anche la difesa che ha rischiato poco ma, torno a ripetere, non era questo il vero banco di prova. Cozza dice che questo non è ancora il vero Taranto, dato quindi che in estate (a parte la prestazione incolore di Nardò in Coppa Italia) si è ben comportato è lecito aspettarsi qualcosa di più dalla squadra. Sfortuna vuole che ora ad attendere il Taranto ci sono due trasferte. proibitive come Altamura e lo scontro diretto di Cerignola. Gare intervallate dalla partita casalinga con la Sarnese. La mia speranza è che tutto proceda per il verso giusto, che non si rompa il giocattolo. Perché a me questo Taranto ispira fiducia e non ha nulla da invidiare alle sue dirette concorrenti. Ci punto e ci conto molto su questa squadra, sarò un illuso… Un abbraccio a tutti e SEMPRE FORZA TARANTO!!
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