Taranto F.c.

L'amarcord di TST: Tiziano D'isidoro, 'Eravamo una squadra molto umile'

L'ex bomber rossoblù: 'Ricordo l'esodo dei tifosi in occasione del derby con il Martina...'

04.05.2020 20:52

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DI ALESSIO PETRALLA

Con quindici gol in 27 presenze nella stagione 1999-00, in serie D (in estate, poi, arrivò il ripescaggio in serie C2) diventò uno degli idoli della tifoseria del Taranto, Tiziano D'isidoro che, a Tutto Sport Taranto, commenta quella grandiosa stagione: "La situazione che stiamo vivendo è strana e sembra non vera: questo virus ha lasciato ogni cosa in stand by con il calcio che manca doppiamente. Bisogna aspettare il 18 maggio per capire come finirà. Ovviamente, pian piano si ripartirà ma con la crisi il calcio non sarà più quello di una volta".

TARANTO: "In riva allo Ionio sono rimasto soltanto per un anno ma ho un ricordo bellissimo: li vivono di calcio. La squadra era molto forte e nonostante un periodo in cui sono stato infortunato al ginocchio ritengo di aver fatto bene. E' stato un anno bello. Venivo da piazze importanti ma Taranto non ha nulla a che vedere con Catania, Benevento o Salerno: per amore e attaccamento è anche migliore. Ancora ricevo telefonate di amici o colleghi dell'epoca".

PARTITA SIGNIFICATIVA: "Ricordo la sfida con il Martina in trasferta con i nostri tifosi che invasero lo stadio martinese: era un impianto piccolo per accoglierli tutti che arrivarono quasi a stare sul campo".

I GOL: "Per me sono tutti belli e sempre difficili da realizzare, a prescindere dalla categoria. Più che altro ricordo un assist, al cospetto del Campobasso, in casa, per Pizzolla che s'inserì e fece gol".

LA TIFOSERIA: "Vivo di emozioni: ricordo quando gridavano il mio nome. Era, davvero, qualcosa di bello. Sensazioni che nessun'altro lavoro ti trasmette".

IL GRUPPO: "Ho un ricordo bellissimo: il nostro allenatore era Carrano, un vincente ed esperto che con i suoi modi di fare ci teneva tutti uniti. C'era il Direttore Borsci che era molto umile e che costruì una grande squadra. Poi, il Presidente era sempre presente anche durante le passeggiate del sabato. Ricordo i compagni D'antò, Ferri, Campioli, Spagnulo e Dell'Oglio: con quest'ultimo ho un gran rapporto. I campi erano brutti ma noi eravamo una squadra umile".

IL TARANTO 2020: "Il Taranto non riesce a risalire: penso sia un problema di programmazione. Onestamente, sto seguendo poco. Puoi avere soldi ma se non c'è quest'ultima fai fatica. Poi, servirebbero delle basi solide partendo dal settore giovanile. Non conosco l'attuale società ma in generale dico che per crescere serve grande organizzazione".

Si ringraziano:

 

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