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Taranto calcio. L’ex diggi Lucchesi al vetriolo: “Querelerò Zerbo per le sue dichiarazioni”

L'ex direttore generale di Roma e Pescara parla dell'attuale situazione dei rossoblu e risponde all'attuale diggì rossoblu Zerbo

10.02.2025 14:09


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Fabrizio Lucchesi

A cura di Enrico Losito

La nostra intervista con l’ex dirigente tra le altre di Roma e Pescara dalla scadenza importantissima del prossimo 16 febbraio con il pagamento degli emolumenti ai tesserati rossoblu: “Non mi sembra corretto esprimere parere sull’operato degli altri, da distanza seguo le vicende del Taranto sinceramente sono dispiaciuto di quello che sta succedendo, sembrava che a ottobre quando sono andato via tutto fosse risolto con l’arrivo del potenziale acquirente invece così non è stato. La scadenza del 16 febbraio è drammatica, nessuno pensava di arrivare a questo punto ma confido che qualcosa possa accadere in extremis perché sarebbe la rovina del calcio a Taranto”. Condierate le crirticità palesate la scorsa estate sia dal Taranto che dalla Turris era giusto iscriverle? Lucchesi risponde così: “Il Taranto si è iscritto regolarmente al campionato e gli organi federali hanno accettato e riconosciuto la bontà del Club. Poi sono sopraggiunti i problemi dello stadio da una parte che hanno indotto in qualche modo il presidente Giove a farsi da parte e dall’altra ad ottobre il nuovo acquirente (Mark Campbell) che godeva di mille credenziali non ha concretizzato l’acquisto della Società; questi due eventi hanno decretato la fine del Club. Il mio obiettivo era quello di traghettare il Taranto da Giove al nuovo compratore rendendo la Società appetibile. La squadre è stata smontata per abbattere il montante dei compensi che rappresentavano la massa critica del fabbisogno finanziario del Club. Il fabbisogno finanziario si è ora ulteriormente abbattuto da quanto il Taranto ha deciso di mettere in campo i ragazzini. Tutti i giocatori arrivati con noi a luglio hanno trovato squadra quindi non erano così scarsi individualmente, ora viene fatta giocare per esigenze di bilancio una formazione Juniores”. Difficile ipotizzare cosa potrebbe accadere dopo il 16 febbraio con una linea sottile che divide la sopravvivenza dalla morte sportiva: “L’augurio e la speranza – continua Lucchesi - è quella che si possa trovare una soluzione in extremis da Giove o da qualcuno che possa offrire supporto. Sono dispiaciuto per il Tarnto in quanto manca una settimana scarsa quindi il tempo a disposizione è poco”. Se Fabrizio Lucchesi fosse rimasto in sella come direttore generale come si sarebbe comportato?  “Quello che avrei fatto al momento sono solo parole e non contano magari avrei valutato secondo quella che era la situazione societaria”. Il pensiero finale dell’ex dirigente rossoblu è dedicato agli “attacchi” subiti nel corso di un’intervista rilasciata dall’attuale diggì del Taranto Rinaldo Zerbo ai colleghi di Mondo Rossoblu (di seguito il link per visualizzare l’articolo: https://www.mondorossoblu.it/notizia/75395/zerbo-la-mia-verita-sul-taranto). “Sono rimasto amareggiato – dice Lucchesi - dalle dichiarazioni del Sig. Zerbo che ho avuto occasione di conoscere in quanto padre di un ragazzo che gioca nel Taranto. Mi sono sentito offeso ed ho chiesto autorizzazione per iscritto al Consiglio Federale di poterlo querelare in sede civile e tra l’altro ci sono estremi penali. Sono abituato ad assumermi le responsabilità e non parlare degli altri. Lui darà spiegazione ad un giudice. In quanto tesserato devo essere autorizzato dal Consiglio Frederale e in seguito partirà la querela. Lui andrà a spiegare perché dice cose di questa natura sinceramente non voglio aggiungere aggettivi perché saranno oggetto di un’indagine”

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