FONZINO E CARBONE, PICCOLI "GIOIELLI" CRESCONO...
Fra tanti under di qualità presi dal Taranto in giro per l'Italia ci sono anche due ragazzi tarantini che si stanno mettendo in luce durante gli allenamenti e le partitelle infrasettimanale
Il primo Francesco Fonzino è più conosciuto avendo già giocato, sia pure fuori ruolo le prime partite di campionato da titolare.
Fonzino viene considerato da Maiuri un jolly che può ben districarsi in ogni zona del campo, a mio avviso vedendolo spesso impegnato lo reputo un futuro centrocampista centrale di grosse qualità capace di interpretare bene le due fasi.
Sicuramente non è un giocatore di fascia ne' difensiva ne' tanto meno offensiva perchè non ne possiede le caratteristiche, mentre quando l'ho visto disimpegnarsi centralmente davanti alla difesa ha i tempi giusti per servire i compagni e non è facile toglierli palla.
Lui si impegna sempre ma è chiaro che quando viene impiegato nel suo ruolo naturale ne è entusiasta e tutto gli viene più facile con una tempistica nel far partire l'azione che possiede come talento naturale.
Mentre Fonzino è un '95, l'altro ragazzo di cui volevo tessere un elogio è il giovanissimo addirittura classe Dicembre '96 Vito Carbone, un ragazzo di 16 anni che avevo già notato quest'estate nel torneo giovanile città di Ostuni quando veniva impiegato da mister Cazzarò come classica ala destra e già allora autore di una rete in diagonale da applausi e di altre importanti giocate.
C'è da dire che in questi pochi mesi il ragazzo si è già strutturato fisicamente tanto da non subire passivamente i contrasti con i senior e facendoci vedere utilizzato 10-15 metri dietro il centravanti numeri tecnici di altissima scuola.
Molto sveglio e reattivo si fa valere nello stretto grazie a un controllo di palla e un dribbling con cui spesso riesce a farsi beffe di giocatori esperti e importanti.
Erano un pò di anni che nel settore giovanile non si vedeva un attaccante così promettente e si capisce il motivo per cui Maiuri lo abbia letteralmente sequestrato dalla Juniores per farlo crescere sotto le sue cure.
Intanto a Bisceglie si è meritato un posto in panchina e chissà che sia solo l'inizio di una carriera scintillante.
A Taranto, se si effettua una attenta opera di selezione, mediante osservatori dislocati nei campetti e nelle scuole calcio in cui i ragazzini giocano e si migliorano le tanto agognate strutture sportive potremmo toglierci grandi soddisfazioni tramite il settore giovanile e lanciare in futuro in prima squadra tarantini doc a patto che viga esclusivamente una forma di assoluta meritocrazia.
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