Settori Giovanili

POL. SAVA, SAPIO: 'NEL CALCIO TUTTI GIOCANO PERCHE' VOGLIONO ARRIVARE, POCHI LO FANNO PER DIVERTIRSI'

14.11.2013 13:18

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Intervista al responsabile del settore giovanile della Pol. Sava, Piergiuseppe Sapio

a cura di Marco Strusi

D: Bentornato in redazione, caro Piergiuseppe.

R: Ciao Marco, un saluto a tutti gli amici.

D: Capitolo Allievi: dopo ben cinque vittorie di fila, arriva il primo pareggio stagionale per gli atleti guidati da mister Chisena. Dove pensi che possa arrivare questo gruppo e cosa chiedi a questi ragazzi?

R: Tutti parlano del primo passo falso della Polisportiva Sava, io questo pareggio lo ritengo importante perché abbiamo giocato in un campo dove non ci permetteva di giocare a calcio. Abbiamo giocato un brutto primo tempo, nella ripresa ho visto la reazione e in 5 minuti abbiamo ribaltato il risultato. Poi abbiamo avuto diverse occasioni per chiudere il match, ma non siamo stati bravi ad approfittarne. Penso che il lavoro del Mister Chisena sia sotto gli occhi di tutti, è una squadra nuova e sta crescendo domenica dopo domenica. Questo gruppo può giocarsela con tutti e già da domenica voglio un Sava cattivo e determinato.

D: A proposito, si preannuncia un girone allievi molto equilibrato: la classifica parla di una Polisportiva Sava in testa, subito sotto Taranto, Giovani Cryos e Due Mari. Quale squadra ritieni favorita per la vittoria finale?

R: E’ un girone molto equilibrato, per adesso noi siamo in testa ma oltre alla Due mari non abbiamo avuto ancora nessun scontro diretto. Ritengo ancora il Taranto la favorita visto l’organico che ha a disposizione, quindi non dovrebbero avere problemi. Naturalmente le altre squadre non stanno a guardare e daranno fastidio sino alla fine.

D: Capitolo Giovanissimi: i ragazzi di mister Libardi comandano attualmente il girone insieme a Difesa delle Vigne con cinque vittorie e un pareggio. Come sta lavorando la squadra e quali sono gli obiettivi del gruppo?

R: Il livello di questo girone è davvero molto basso. La Difesa delle Vigne è la sorpresa di questo girone. La squadra, guidata dal mister Libardi che è alla prima esperienza in un campionato regionale, lavora con tranquillità e serenità e così dovrebbe essere perché il calcio è un divertimento.

D: Siamo a conoscenza della tua recente trasferta a Reggio Calabria dove hai portato due giovanissimi quali Biasi e Salatino: che ambiente hai trovato e con chi hai rapporti dopo l'addio di 'Nick' ?

R: Ho mantenuto i rapporti con tutto lo staff tecnico, in particolar modo con mister Geretto e il responsabile Laiocona. E’sempre un grande piacere visitare e osservare gli allenamenti della Reggina al Sant’Agata anche se non provo più la stessa emozione di quando entravo e sapevo di poter abbracciare il mio amico Nicola. L’ambiente è sempre quello, un ambiente sano e familiare.

D: Dopo averlo appena nominato, come ben sai, questa domanda non può proprio mancare: da quanto tempo non senti Nicola Amoruso? Quali sono i suoi programmi e cosa sta facendo in questo momento?

R: Nicola lo sento sempre perché oltre ad un rapporto calcistico, abbiamo un grande rapporto di amicizia. Quando ho bisogno di consigli è la prima persona che chiamo. Adesso Nicola è in giro a vedere partite e si sta godendo la sua fantastica famiglia visto che è sempre stato molto movimentato negli anni come giocatore e come direttore. Spero ritorni presto dietro la scrivania perché è una persona competente.

D: Capitolo delicato genitori: com'è il tuo rapporto con loro e specialmente come si comportano quando un figlio non può ambire a grandi traguardi?

R: Ai ragazzi meno bravi non bisogna bruciare i sogni, ma neanche alimentare false illusioni. Bisogna fargli capire che nella vita c’è altro come lo studio, il lavoro. Tutti giocano perché vogliono arrivare, pochi lo fanno per divertirsi. Invece, il calcio è bello anche perché hai degli obiettivi condivisi con un gruppo di compagni, amici e perché da emozione in qualsiasi categoria giochi. È bello sognare, ma i bambini vanno protetti specialmente dai genitori che cercano il riscatto della propria vita e poi da tutti quei personaggi che la domenica si affacciano sui campi, qui tutti sono procuratori, agenti fifa, talent scout.


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