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"SI INTERVENGA AL PIÙ PRESTO A POSTE ITALIANE DI TARANTO PERCHÉ SONO STATI SUPERATI I LIMITI DELLA DECENZA"

30.11.2014 22:39

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C’era una volta un’azienda, forse la più importante di questo Paese, che da qualche tempo a questa parte mostra difficoltà gestionali, problemi organizzativi, ferie forzate, mobilità coatte, ecc.
La normalità e la logica vorrebbero che di fronte a tali situazioni, un’azienda seria si riorganizzasse e, come succede in tante famiglie di questo Paese a causa della crisi, prevedesse una redistribuzione economica in base ad alcune priorità.
Invece cosa succede in Poste Italiane?
Succede che un segretario di una nota Confederazione sindacale vada in giro tra gli uffici con una lista di nominativi di dipendenti postali che, per non chiare ed evidenti ma incomprensibili scelte datoriali, avranno un premio aggiuntivo allo stipendio, “ad personam” o “una tantum”, evidenziando che la meritocrazia è andata a farsi un giro e la trasparenza si è spacciata per malata.
Cosa diciamo noi? VERGOGNA !!!
Vergogna all’Azienda e vergogna a chi assume questi comportamenti squallidi e collusi.
SLC CGIL svolge assemblee parlando di privatizzazione, di 20.000 esuberi a seguito del piano industriale, di recapito di zone a giorni alterni, di disagi alla sportelleria, di uffici sporchi; altri, invece, in piena sintonia con l’azienda vanno come Babbo Natale a distribuire “premi” a discapito di chi lavora e teme per il proprio futuro.
Lo ribadiamo: VERGOGNA !!!
Poste Italiane ancora una volta non ha rispettato i principi guida delle politiche di valorizzazione delle risorse umane, mancando in chiarezza di intenti, imparzialità, correttezza, pari opportunità e trasparenza nel riconoscimento delle capacità e competenze professionali ed organizzative.
Poste Italiane sappia che anche a Taranto dovrà fronteggiare una SLC CGIL decisa a far emergere pubblicamente tutto il marcio presente in azienda e che denuncerà qualsiasi cosa, alla stampa ed agli organi competenti, relativa a chi ha scambiato il proprio incarico di responsabilità con altro.
Ognuno si assuma le proprie responsabilità.


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