Pallavolo Maschile

I capitani coraggiosi della Vibrotek Volley

La stagione vincente dei rossoblu vissuta dal centrale Raffaele Fornaro e dallo schiacciatore Alessandro Pagano

27.05.2015 23:10

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I due capitani in campo"Un capitano, c'è solo un capitano..." è uno tra i più diffusi cori sportivi che inneggia al leader del gruppo agonistico esaltandone le doti di trascinatore e compattatore. Il capitano è l'uomo cardine della squadra, in definitiva, quello capace di recuperare i momenti bui del gioco ed i cedimenti dei compagni, riportando tutti ai massimi livelli di rendimento. Il capitano è un soggetto entusiasta e carismatico, equilibrato e naturalmente ben voluto dal team, serio e maturo. Individuare la persona che abbia queste caratteristiche e sia, quindi, in grado di interpretare degnamente questo ruolo non è, evidentemente, semplice. Ma la Vibrotek Volley, dirompente protagonista del campionato maschile di serie C, in questa stagione ha avuto ben due capitani. Come dire che il potenziale umano della squadra stava a quello atletico, come la promozione stava all'impegno necessario ad ottenerla. Due capitani, due uomini al servizio del gruppo, due canalizzatori delle energie di una squadra capace di reagire ed imporsi: Raffaele Fornaro (classe '83) ed Alessandro Pagano (classe '80). Entrambi hanno legato il proprio nome ad una stagione importante, alla guida in campo di una squadra composta da atleti giovanissimi, e si sono distinti per disponibilità e carattere. "Questa stagione la ricorderò sempre - dichiara Raffaele Fornaro -. Vincere un campionato da capitano è stato molto importante, sentivo mia la squadra e mi sono comportato da 'fratello maggiore', cercando di tutelare i più piccoli ricordando gli insegnamenti di Giuseppe Barbone (capitano della Vibrotek Volley nella passata stagione in B1, ndr) ed ispirandomi al suo comportamento in campo e fuori". Il tributo di Fornaro ad un atleta del calibro del centrale barese (quest'anno capitano della New MaterVolley Castellana, promossa in B1, ndr), è l'ennesima dimostrazione dell'umiltà che gli appartiene, come appartiene a Barbone, e della matura consapevolezza di poter sempre migliorare. "Il mio futuro pallavolistico è incerto, considerati gli impegni di lavoro che mi portano lontano da casa - aggiunge il centrale rossoblu -, quindi custodisco il valore di questa stagione e di questo campionato, vissuti in una Società alla quale devo tanto e alla quale sono legato da profondi sentimenti di affetto e gratitudine". Schietto e riservato, Raffaele Fornaro non si dilunga troppo e preferisce esprimersi con i gesti più che con le parole. La sua fedeltà alla Vibrotek Volley è evidente e la sua dedizione al bene della squadra è stata profusa ampiamente soprattutto quest'anno, sotto il peso della responsabilità dei più giovani "cresciuti dall'arrivo di Gianni Narracci e capaci di sorprendere in campo con una tenacia da grandi". A marzo la stagione sportiva di Raffaele Fornaro si è interrotta per impegni di lavoro e la fascia da capitano è stata affidata ad Alessandro Pagano, atleta ed uomo pacato e dai valori etici e sportivi altrettanto profondi. "Per me è stato un grande onore ed un grande onere sostituire Fornaro - dichiara lo schiacciatore rossoblu - e sono grato a tutti i miei compagni per aver accettato il mio ruolo con la stessa approvazione riservata al mio predecessore, e per aver compreso il senso e l'utilità anche dei miei interventi più severi". Anche l'attenzione di Pagano si focalizza sul grande lavoro di squadra svolto quest'anno dalla Vibrotek Volley: "eravamo partiti per fare un bel campionato ed abbiamo conquistato la promozione con grande soddisfazione e merito di un gruppo unito ed umile che ha dato vita ad una stagione straordinaria durante la quale siamo stati tutti reciprocamente al servizio degli altri". Una grande squadra abituata a comportarsi come una grande famiglia. "Abbiamo lavorato all'unisono con tutto lo staff - aggiunge Pagano -. Il grande valore del lavoro di quest'anno è stato proprio quello della massima disponibilità di tutti per tutti, con la conseguenza positiva di sentirsi a casa nella Società. Credo sia fondamentale poter avere il sostegno puntuale di qualcuno capace di 'farti sentire bravo' anche quando non lo sei stato pienamente". Con uno sguardo al futuro l'atleta dichiara: "la crescita dei più giovani in questa stagione è stata notevole anche grazie all'allenamento mirato e dai ritmi adeguati alla categoria fatto con l'arrivo di Gianni Narracci. Questa esperienza ed il potenziale dei ragazzi rappresentano una buona partenza per il futuro della squadra. Personalmente non nessun progetto definitivo: accetterei la B2, nonostante gli impegni di trasferte più lunghe, anche senza essere una prima linea. Ma non disdegnerei nemmeno campionati regionali". Tutto per amore della pallavolo.

Luisa Maurelli
 

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