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"Iaco" al Tatà senza Paola Raisi? NO. Le nostre considerazioni

Il comunicato stampa ufficiale, lo sfogo della moglie di Erasmo non invitata all'evento, le nostre considerazioni. Buona lettura...

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IL COMUNICATO Il cortometraggio “Iaco”, lavoro che ripercorre la storia dell’indimenticato Erasmo Iacovone, approda al Teatro Tatà di Taranto, per la Prima nazionale.

Il lavoro, della durata di 15’, è prodotto da Apulia Film Commission, scritto e diretto da Alessandro Zizzo. Uno straordinario documento cinematografico per raccontare la tragica scomparsa del calciatore del Taranto Erasmo Iacovone, giovane promessa del calcio italiano, stroncata da uno scontro in automobile sulla statale Taranto-Lecce, la sera del lontano 6 febbraio 1978. Tra gli attori protagonisti Cosimo Cinieri, Angelo Argentina, Serena Iansiti e molti interpreti locali tra cui i giovanissimi Paolo Lippolis e Fabio Ferrara.

Raccontare la sua storia – sostiene il regista - è contribuire a rendere viva la memoria di una Comunità dove i simboli non sbiadiscono se restano nel cuore di chi continua a sognare.

Canale 85, già Media Partner del Taranto Calcio FC 1927,  è orgogliosa di indossare le vesti di Media Partner anche in questa occasione,  per un evento che affonda le sue radici nella storia della città di Taranto,  Terra dove nacque e continua a crescere la passione “rossoblù”.  Le nostre telecamere riprenderanno l’intero evento, realizzando uno speciale che, successivamente, sarà proposto all’attenzione dei nostri telespettatori.

Saranno presenti: il Presidente del Taranto FC 1927 Dott.ssa Elisabetta Zelatore, l’Avv. Tonio Bongiovanni, il General Manager Fabrizio De Poli, l’intera rosa del Taranto FC 1927, lo staff tecnico, medico e una rappresentanza del Settore Giovanile rossoblù.

L’appuntamento è al Teatro Tatà, giovedì 15 Dicembre 2016 alle 20.30.

 

LO SFOGO DI PAOLA RAISI Giorno 15 dicembre sarà presentato il film dedicato alle gesta di Erasmo Iacovone, giocatore e uomo. Io, Paola, moglie dell’indimenticato Erasmo, quasi chiamata per dovere e non come donna del personaggio pubblico che era mio marito. Pensavo che qualcuno degli interlocutori dell’intera vicenda, fra produttori, responsabile marketing e organi d’informazione in qualche modo interessati, si sarebbero fatti sentire costantemente, tenendomi informata su tutto e, soprattutto, considerata. E siamo a due giorni dall”evento, praticamente tempo scaduto. Purtroppo declino!  Sarei stata felice di essere lì, fra il pubblico, e a fine proiezione raccogliere altre innumerevoli testimonianze su Erasmo. Quello che è stato e sarebbe potuto essere con addosso la maglia rossoblù. Non lo saprò, perché sarò assente e certamente non per mia scelta. Non è mia abitudine invitarmi in casa d’altri. Taranto dove gli hanno dedicato uno stadio ed eretto un monumento, è stata la casa di Erasmo nella sua più bella parabola sportiva e umana, prima che un destino senza cuore ce lo strappasse per sempre. Non sarò in città, mi spiace. Mi spiace non essere stata fatta partecipe, come dovuto, di un tributo alla memoria di un campione (tale lo hanno sempre considerato i suoi tifosi) e di una storia che io stessa ho raccontato a regista e sceneggiatore, facendomi forza e superando gli ostacoli del cuore in una ferita profonda e mai del tutto rimarginata. Erasmo calciatore e uomo. Bella lotta, sicuramente un campione nelle due “discipline”. Se in quella sportiva ci sta sbagliare un gol, perché è un istante a dividerti dalla gioia o dalla delusione, in quella umana, il discorso cambia. Ho atteso e rincorso per giorni qualcuno che dopo aver assunto un impegno, mi rispondesse, mi chiamasse e mi spiegasse il tutto. E, allora, mi auguro che il corto dedicato a “Iaco”, emozioni. Faccia gol nel cuore dei tarantini e che se la sua immagine scateni ancora passione, da eventuali profitti scaturiti dal corollario di iniziative ad essa legate, a qualcuno venisse in mente di dedicarne una piccola parte in beneficenza. Ai bambini di Taranto, per esempio, che si dibattono fra disagi e problemi di salute. Erasmo sarebbe stato felice, fosse stato con noi avrebbe sfoderato uno di quei proverbiali e contagiosi sorrisi. Paola Raisi

LE NOSTRE CONSIDERAZIONI Il mancato invito per la prima di "Iaco" a Paola Raisi è, con tutta probabilità, uno spiacevole malinteso. Chiamiamola una grave dimenticanza, ma sicuramente non in cattiva fede. Siamo certi che anche ai produttori e ai protagonisti del cortometraggio avrebbe fatto piacere avere la moglie del mitico Erasmo al Tatà per la proiezione.

Detto ciò, a nostro avviso, l'evento necessita di un rinvio. Perché sarebbe inconcepibile che altri occhi vedano, prima di quelli di Paola, le immagini riprodotte dell'uomo che lei amerà per sempre. Perché sarebbe partire con il piede sbagliato in un progetto che, possiamo confermarvelo, ha visto gente fare tanti sacrifici affinché tutto andasse per il verso giusto.

In questi casi, è necessario un passo indietro. Condito da una bella telefonata. Rimandare la serata, invitare Paola (o accertarsi di averlo fatto e della sua disponibilità) è un atto doveroso.

Lo merita Paola, lo merita Iaco. Lo meritano tutti quelli che hanno dato l'anima per questo "corto", fatto di cuore e sudore. Lo meritano tutti coloro i quali amano il Taranto.

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