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Rende: in difesa, l'ubriacante Crispino

Di scena, allo Iacovone, una delle difese meno perforate della Serie D

30.05.2015 10:28

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Seconda forza del Girone I con 64 punti, avente un potenziale offensivo analogo a quello dei rossoblu (53 centri in campionato) e numeri da capogiro in fatto di difesa (29 reti subite, a fronte delle 24 tarantine). Superato lo scoglio Agropoli, seppur non senza patemi, nel corso della finale playoff relativa al proprio girone di competenza, il Rende affila le armi nel tentativo di razziare lo Iacovone e staccare, così, mezzo biglietto di accesso alla Lega Pro (in virtù degli ennesimi sconvolgimenti che si profilano all’orizzonte).

Malgrado un inizio gramo e, con ogni probabilità, al di sotto delle aspettative nutrite in principio di stagione, la compagine calabrese, grazie anche alle cure applicate da Bruno Trocini, ‘ex’ calciatore di Cosenza e Martina, capace di ricavare la pozione giusta per la sua “armada blanco roja”.

Una ponderata mistura di gioventù ed esperienza quanto basta. Tra i pali, il classe ’95 De Brasi, alla sua terza stagione tra le fila dei silani, affiancato dall’altrettanto poco più che adolescente Mancino. Il coriaceo reparto difensivo può avvalersi delle gesta dei navigati Musca (già in Serie B con il Pisa, nella stagione 2008-09, e in C1 a Martina e Lanciano) e Benincasa (ben otto stagioni in C2 tra Catanzaro e Vibonese), dell’argentino Ginobili (una vita professionale spesa in Italia, tra Cosenza, Casertana, Matera e Melfi), del talento in erba, Ruffo (giovanissimo, ma con all’attivo ben 30 presenze e due reti) nonché del tecnico ed ubriacante Crispino, autentico ‘matador’ di avanti avversari. Sulla mediana, il rodato Gigliotti (già 41 gare e quattro reti a Catanzaro, e ben otto realizzate nell’appena trascorso campionato) e il veterano Fiore (vero e proprio occhiello del centrocampo, fratello d’arte, e detentore di un curriculum accattivante, per mezzo delle edificanti avventure in cadetteria, in quel di Crotone e Cosenza, e delle imprese condotte in terza serie, a San Marino e Cesena); ancora, il buon 21enne Piromallo e il pressappoco coetaneo e sgusciante Irace, cresciuto nella ‘cantera’ biancorossa e da lì mai smosso. Goals e spettacolo in attacco, grazie ai numeri del cannoniere Simeri (nella passata stagione a Melfi, in Lega Pro), autore di dieci marcature dal suo approdo in terra calabra, avvenuto lo scorso dicembre. A completamento di un potenziale offensivo di un certo peso, l’ ‘89 Zangaro (otto firme apposte) e il fresco tenore del reparto avanzato, Caruso (un torneo di B a Reggio, nella stagione 2013-14 e già dell’Andria ad inizio campionato).

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