POL. SAVA, SAPIO: 'IL CALCIO CON DISCIPLINA, PRONTI PER L'ESORDIO!'
Intervista a Piergiuseppe Sapio, responsabile del settore giovanile della Pol. Sava
a cura di Marco Strusi
D: Pier, il tuo diktat è disciplina, fuori e dentro al campo, vero?
R: Proprio così Marco. Nella vita come nel calcio esistono delle regole che partono dallo spogliatoio e continuano in campo e soprattutto fuori dal campo. Oltre all’aspetto calcistico, il ragazzo deve crescere specialmente sotto l’aspetto “umano”. Bisogna lasciare che la “fantasia” dei ragazzi sia libera, ma che imparino che il calcio sia anche sacrificio, come venire sempre al campo dando il 100 %. La disciplina è una parte fondamentale per qualsiasi sportivo, specialmente in un gioco di squadra. Il rispetto delle regole e delle persone è importante per la vita e, nel caso del calcio, per una buona armonia nello spogliatoio.
D: Sono da pochi giorni ufficiali i gironi dei campionati Allievi e Giovanissimi regionali che partiranno domenica prossima: come ti sembrano composti e chi è secondo te la favorita in entrambi i gironi? Che campionato, invece, ti aspetti dalle tue squadre?
R: Vedendo le squadre che la Pol. Sava affronterà, mi sembra un campionato provinciale visto che vi parteciperanno tutte le squadre della provincia di Taranto. Per quanto riguarda il girone allievi sarà, secondo me, un campionato molto equilibrato dove i favoriti potrebbero essere il Taranto, la Cryos o la Virtus Laterza. Il Taranto ha un buon organico, visto che mister Recchia ha potuto scegliere tra ragazzi provenienti da tutta la provincia formando un buon gruppo e quindi non dovrebbe deludere le attese. Nel girone giovanissimi ci sono molte squadre che non conosco, però penso che la Nuova Taras di mister Brignolo anche se composta da quasi tutti classe 2000 potrà dire la sua anche quest’anno. Sono due anni di seguito, infatti, che il lavoro di Brignolo viene premiato. Dalle mie squadre mi aspetto due campionati tranquilli, ma una crescita singola dei giocatori sotto tutti gli aspetti. Nei giovanissimi ci sono molti 2000 e abbiamo inserito anche qualche 2001 per darli modo di crescere.
D: Siamo quasi alla vigilia dello start fissato per il 6 ottobre: come sta il gruppo, che aria si respira e siete pronti per l'esordio?
R: Entrambi i gruppi non vedono l’ora di iniziare il loro campionato. Domenica gli allievi di mister Chisena, dopo una “buona” preparazione sono di scena al “Camassa” di Sava contro l’ostico Palagiano, mentre i giovanissimi di Libardi giocano contro l’Arsenal Taranto. In questo mese e mezzo nonostante le numerose novità, i due gruppi si sono ben amalgamati nello spogliatoio e questo grazie anche al lavoro dei due tecnici.
D: Dopo l'esperienza da vincente alla Giovani Cryos, decidi di cambiare rotta, di re iniziare tutto da zero e di rimetterti in discussione in nuova piazza: come ti ha accolto il Sava? Che rapporto, invece, hai con il tuo staff tecnico?
R: Avevo deciso di chiudere l’esperienza Cryos al di là di come fossero andati i campionati perché ritenevo giusto mettermi in discussione su altre piazze, ma mai nessuno potrà cancellare questi due anni trascorsi con la società talsanese dove ho vissuto emozioni indescrivibili. A Sava ho avuto una bella accoglienza da parte di tutti, a partire dalla società che mi ha cercato spesso sino a finire a tutti i giocatori delle rispettive squadre. Mi sono già affezionato a questa gente e spero di condividere anche con loro bellissime esperienze. Il mio rapporto con lo staff tecnico è un rapporto di stima e fiducia, anzi con mister Chisena e Libardi è un rapporto che va anche al di fuori del calcio.
D: Come ogni buona intervista che si rispetti, non può mancare la domanda su Nick Amoruso, persona che stimi e che secondo te rappresenta l'uomo ed esempio da seguire per i ragazzi che sognano un giorno di diventare calciatori: nonostante ora sia fermo a seguito del suo allontanamento da Palermo, lo senti spesso e puoi svelarci in esclusiva quale sarà la sua prossima destinazione?
R: Ai miei ragazzi parlo spesso della carriera di Nick e ritengo davvero l’esempio da seguire per tutti i ragazzi prima come Uomo e poi come calciatore perché Nick è partito da Cerignola con umiltà e sacrificio. Preciso che è stato Nicola ad andar via da Palermo e comunque sia lo sento spesso perché Nicola per me è un grande amico ed è un piacere parlare di calcio con lui perché ascoltandolo posso solo crescere. La sua prossima destinazione non so qual è, ma spero per lui che sia una piazza importante e che lo lascino lavorare in tranquillità perché lo merita.
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