Pallavolo Maschile

DI GIUSEPPE: "LA FEDERAZIONE NON TUTELA LE SOCIETÀ PALLAVOLISTICHE"

19.04.2014 08:08

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Amaro sfogo del massimo dirigente della Vibrotek Volley che evidenzia le difficoltà affrontate durante la stagione a causa dell'organizzazione del Campionato


 

Mancano tre giornate alla fine della regular season del Campionato maschile di serie B1 e le squadre sono a riposo, questa volta per la pausa di Pasqua, una delle tante che hanno caratterizzato questa stagione agonistica che, nel girone C, è stata disputata da 11 squadre, invece di 14, a causa di tre ritiri. Ad analizzare questa situazione e le ripercussioni che ha avuto sull'organizzazione del campionato è il presidente della Vibrotek Volley, Antonio Di Giuseppe. "Quest'anno abbiamo debuttato nella terza serie nazionale senza troppe ambizioni - dichiara il massimo dirigente -, ma ci siamo trovati con grande soddisfazione a lottare per una posizione di vertice. L'organizzazione della stagione, però, non ha agevolato il nostro lavoro, come quello di tutte le Società impegnate nel nostro girone. Un campionato ad 11 squadre ha aumentato le difficoltà rispetto al normale, con i giocatori alle prese con troppe pause che hanno influito negativamente sulla continuità e sulla concentrazione". Le pause da un lato hanno caratterizzato un andamento troppo intervallato, a volte sfruttato per allenamenti mirati ed utili recuperi, e dall'altro hanno segnato pesantemente l'aspetto economico della stagione. "Trovare sponsor disposti ad investire su una Società sportiva è già complicato perché, purtroppo, soprattutto dalle nostre parti, non esiste una cultura del marketing orientato a sfruttare questo canale - aggiunge il presidente rossoblu -, ma quest'anno abbiamo dovuto affrontare una ulteriore difficoltà a causa di una stagione troppo intervallata da giornate di risposo, con una conseguente riduzione delle partite giocate in casa ed in trasferta, il tutto ai danni della possibile visibilità degli eventuali investitori che hanno, per questo, preferito non impegnarsi economicamente". Un sostegno in meno, quindi, che si è aggiunto allo scarso ritorno di incassi visto il minor numero di partite in casa. "Se nella prossima stagione dovesse profilarsi la stessa situazione, sicuramente non iscriverò la squadra al campionato - dichiara risoluto Di Giuseppe -. Si parla tanto di agevolare le società, ma il riscontro è differente e la Federazione non ci aiuta in alcun modo. Faccio i conti con la mia realtà: le spese saranno per nove mesi, dai giocatori alla palestra, ma la resa reale sarà di circa sette mesi, con rientri quasi nulli. Bisognerebbe pensare ad un sostegno più concreto. Sopra ogni cosa, per esempio, si dovrebbe rivedere la partecipazione del Club Italia al campionato: va benissimo, ma non dovrebbe gravare sulle altre compagini. Questa squadra è l'espressione della Federazione con i cui fondi viene mantenuta. Per questo sarebbe giusto che le trasferte di tutte le altre squadre in casa degli 'azzurrini' prevedessero un contributo riconosciuto alle altre Società". Il tema degli aiuti alle Società è molto caro al presidente Di Giuseppe che aggiunge: "tutte le Società fanno i conti con le difficoltà economiche e sarebbe stato molto opportuno se le multe pagate dalle compagini che non si sono iscritte al campionato o si sono ritirate dopo averlo fatto, fossero state distribuite tra le rimanenti anche per aiutarle a fronteggiare le difficoltà derivanti dagli stessi ritiri. Sembra che la Federazione non riesca a tutelare le squadre come dovrebbe. Persino la comunicazione appare alterata o poco continua. Si parla tanto dei cambiamenti in previsione della prossima stagione, ma nessuno fornisce adeguate informazioni o si preoccupa di chiedere l'opinione o le necessità dei protagonisti, diretti interessati da quelle che sono le intenzioni per il futuro". Le speranze sono tutte rivolte verso un dialogo costruttivo. "Bisogna comunicare - conclude il massimo dirigente -, è necessario confrontarsi su questi argomenti che possono sortire risultati utili per tutto il movimento pallavolistico che merita di essere sostenuto per poter crescere come dovrebbe".

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