LEGA PRO GIR. C: cambio al vertice e Foggia di nuovo primatista. AAA cercasi Taranto
a cura di Maria Grassi
Un colpo difficile da dimenticare a questo punto del cammino per il Taranto che perde malamente al “Degli Ulivi” nel derby con la Fidelis Andria a seguito di un’ennesima prova deludente. Dopo gli ultimi due pareggi consecutivi, questo doveva essere l’incontro della svolta, quello decisivo sul percorso da intraprendere, in o out e il 2-1 sembra sottolineare che la corazzata ionica è più fuori che dentro ma soprattutto pare significare che se non si decide ad un cambio di rotta la situazione continuerà a sgretolarsi di giorno in giorno. L’impatto iniziale alla partita dei rossoblù però non è stato disastroso come il finale, infatti si dimostrano propositivi passando in vantaggio al 14’ con il guizzo di Viola. Il meccanismo comincia a non funzionare più dalla fine del primo tempo quando arriva il pari degli uomini di Langella e prosegue per il restante tempo quando gli ospiti non vanno oltre la propria metà campo mentre i padroni di casa pressano pericolosamente fino a colpire al 90’ con Aya che manda al tappeto i tarantini. Con questa sconfitta ma principalmente con la prestazione effettuata pare che il Taranto abbia smarrito la strada, perdendo completamente la propria identità la quale bisogna ritrovare al più presto prima che sia troppo tardi.
È nuovamente primato per il Foggia che, grazie al quarto successo consecutivo e la caduta del Lecce, si gode la vetta solitaria in attesa del Matera che giocherà il suo posticipo martedì con il Catania. Nonostante il verdetto nitido di 3-0, il Messina ha saputo affrontare a viso aperto i propri avversari ma nella seconda frazione di gioco la superiorità dei ragazzi di Stroppa è venuta fuori sotterrando così ciò che di buono si era vista nei giallorossi. Costa caro a volte al Lecce l’atteggiamento sottotono e confusionario come quello proposto sul manto erboso della Casertana che con grinta e merito ha ottenuto il tanto sudato 1-0. Tra alti e bassi e inutili giocate i giallorossi sono stati sormontati dai locali i quali hanno disputato anche un’ora della lotta in inferiorità numerica. Vittoria di spessore quella del Siracusa ai danni della Juve Stabia che al “De Simone” ribalta una situazione inizialmente critica. Gli aretusei non si sono fatti abbattere dal doppio svantaggio nei primi 28’ e con carattere hanno messo sin da subito in atto una rimonta meritata e dal gusto dolce. Tre punti facili per la Virtus Francavilla che tra le mura amiche del “Giovanni Paolo II” sbanca un Akragas completamente assente. Dopo il buon pareggio dell’ultima gara, il quale aveva fatto ben sperare, i biancoazzurri ritornano nel baratro portando con sé questa trasferta da incubo.
Il Cosenza si arresta a Vibo Valentia sul risultato di 1-1 in un match che sulla carta avrebbe potuto conquistare. Tanto spreco però da parte dei rossoblù, con un penalty anche non realizzato, e buona chiusura difensiva invece del fanalino di coda Vibonese che compie un passetto in avanti. Prosegue la corsa del Fondi grazie al trionfo sul Melfi che incassa l’ottava sconfitta consecutiva. Le compagini si sono studiate a lungo soprattutto nel corso del primo tempo ma nella ripresa, con l’espulsione di un gialloverde, l’undici di Pochesci ha premuto sull’acceleratore potendo così gioire al termine nei novanta minuti. Pari a reti inviolate tra Reggina e Monopoli in uno scontro sottotono e privo di emozioni. Esito che sta un po’ stretto alla corazzata di Zeman a differenza dei gabbiani che si tengono ben distanti dalla zona play out. Colpaccio del Catanzaro che arresta il lungo digiuno risalente a dicembre e lo fa in una sfida salvezza molto importante contro la Paganese. Le due formazioni hanno lottato in campo senza demordere ma le aquile sono state in grado di sfruttare al meglio le occasioni presentate e trovandosi ora a -1 dalla zona che garantirebbe la permanenza nella competizione possono concedersi un momento di respiro.
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