Casa Euro Taranto: “l’arrivederci” di Andrea Greco
Il ds rossoblu lascia per motivi di lavoro: “Decisione durissima, ringrazio la società e lo staff tecnico a cui auguro il meglio a cominciare dalla salvezza. Addio? No, resteremo in contatto”
Lasciare una squadra che si porta nel cuore non è mai facile. Giocatore, capitano e dirigente. In pochi anni Andrea Greco è stato tutto per il Cus Jonico Basket Taranto. Per questo il suo non può e non deve essere catalogato come un “addio” alla stregua di quelli che hanno “funestato” questa travagliata stagione di Casa Euro Basket Taranto. Il giovane ds rossoblu “lascia” per motivi di lavoro che lo portano lontano, in Spagna, proprio con quella Pu.Ma. Trading che con lui è entrata tra gli “amici” del Cus Jonico tanto da diventare main sponsor dell’under 20 in questo suo primo, storico campionato nazionale di categoria. E prima di prendere il volo per Barcellona, Andrea ha voluto salutare con questa intervista il “suo” Cus Jonico.
1) Andrea, da cosa nasce la tua scelta di andare via?
La mia scelta di andar via nasce da un'esigenza lavorativa, volevo provare un'esperienza all'estero e appena ho avuto questa opportunità l'ho presa al volo. Grazie alla Pu.Ma Trading che ha sposato questo mio progetto.
2) Quanto ti costa lasciare questo incarico, questi colori, questa squadra di cui sei stato capitano da giocatore?
Lasciare questo incarico è durissima, per 2 anni ho svolto uno dei più bei ruoli che si possano svolgere all'interno di una società sportiva. L'ho fatto con grande entusiasmo e penso che la stima che ho ricevuto da parte di addetti ai lavori e giocatori sia una cosa di cui andar fiero. I giocatori dello scorso anno son felicissimi di aver accettato la corte di Taranto e soprattutto hanno potuto avere un'ottima rampa di lancio per il futuro. Spero che quest'anno si possano ottenere gli stessi risultati. Molto ora dipende anche da loro.
3) È un addio o un arrivederci?
Ma di addii non mi piace mai parlare, anche a distanza continuerò a sentirmi costantemente con coach e dirigenti, forse più di prima. Questo per poter raggiungere la salvezza che ci permetterebbe di finire una stagione purtroppo sfortunata per tante ragioni.
4) Appunto, una stagione difficile questa ma la salvezza è ampiamente alla portata.
Sicuramente ora l'obiettivo è quello di mantenere la categoria, con o senza playout. Quest'anno abbiamo cambiato girone, ci siamo trovati di fronte squadre più attrezzate ed esperte di noi e ovviamente stiamo pagando dazio. Ma stiamo lavorando per migliorare ancora questa squadra. Auguro a tutti di poterlo raggiungere nel miglior modo possibile ed anche io da lontano festeggerò con loro.
5) Siamo ai saluti...
Un ringraziamento particolare devo farlo al presidente Cosenza, al D.G. Conversano, ai dirigenti Strusi, Fede e Marzulli e allo staff tecnico Putignano, Leale (che mi ha lanciato in questo ruolo), Voltasio e Santoro che mi hanno permesso di lavorare con la massima collaborazione. Un saluto anche ai cugini della Virtus sempre pronti a sostenere le mie scelte e quelle del Cus come una società satellite deve fare.
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