La storia di Taranto

LA STORIA DI TARANTO / 19a PUNTATA - GLI AUSTRIACI A TARANTO

14.08.2013 17:01

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Presenze asburgiche nella nostra città


 

Il trattato di Radstadt (del 1713) sancisce il passaggio di Taranto (e con esso l'intero Regno di Napoli) agli Austriaci. Termina così il lungo periodo di dominazione spagnola, delle cui vicissitudini si è già parlato nelle puntate precedenti. La presenza asburgica nella nostra città non ha di certo una durata rilevante, benchè l'intento dei nuovi regnanti sia quello di impiantarvi radici e costituirvi un importante avamposto sul Mediterraneo. Ma andiamo per gradi. Sull'insediamento dei dominatori mitteleuropei le fonti sono alquanto discordi. La storiografia d'ambito più prettamente editoriale narra di luminarie, banchetti e feste varie gentilmente offerti dalla cittadinanza in onore dei nuovi arrivati.

Al contrario, le fonti scientifiche riferiscono di un passaggio di consegne avvenuto nel massimo riserbo e nella più totale indifferenza dei Tarantini, quasi non ne fossero a conoscenza. Come spesso accade, in assenza di notizie certe, la verità risiede nel mezzo. Dato inconfutabile è che il ventennio austriaco non incide in alcun modo sul 'modus vivendi' della popolazione locale, tantomeno sulla sua vita culturale e l'economia, malgrado una serie di riforme d'ispirazione illuministica divulgate da Napoli. Del resto, poco o nulla di questa breve pagina di storia è riscontrabile tutt'oggi, se non qualche riferimento all'interno di alcuni atti notarili e sulla facciata del Castello. Proprio questo (trasformato all'occorrenza in una prigione), sulla parte rivolta verso la Città Nuova, reca lo stemma della casata degli Asburgo, tuttavia poco percettibile a causa del lavoro di corrosione svolto dal tempo. Già nel 1738 avviene il cambio di guardia in seguito al Trattato di Vienna. Questa volta sono i Borbone ad impiantarsi e a dare nuova linfa alla città.

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