DIARIO DI UNA TARANTINA: "U' ST... TORNE SEMPRE A GALLA"
“Non ti preoccupare a mammà…se hai calpestato la cacca diventerai ricco”!...E siccome siamo Tarantini e non ci facciamo mancare nulla, pure in questo, siamo imbattibili…le strade piene di merda come le abbiamo noi, giuro, non le ha nessun’altra città d’Italia! E via, ora datemi addosso, sparatemi, mettetemi in croce, ma a me, quando fa caldo e l’asfalto sputa fuori calore e puzza di petrolio, quell’odore acre del materiale organico così generosamente rilasciato dai nostri amici a quattro zampe mi fa rivoltare “li ‘ntrame”. Non parliamo poi di quando piove e “u st... torne a galla”…sempre! Allora amici miei ‘mittimn d’accord’…cosa significa amare gli animali? Che siano grandi e sornioni, piccoli e nervosi, come mai, quando fanno la cacca ne disconoscete la paternità? Passeggiamo tutti i giorni su un mare di ‘puppù’, che detto così può sembrare una cosa simpatica, ma ‘le jastem ca tram…quidde non so proprie ‘na cosa bella’…
Da qualche tempo, camminando per la lunga via Cesare Battisti, trovo affissi sui muri di molti negozi e palazzi, volantini con scritto più o meno questo: “Stronzi non sono i cani, ma i padroni”. Ora sarà che siamo Tarantini, sarà che siamo una razza a parte (perché non è vero, come afferma la scienza, che le razze non esistono…), ma come lo facciamo noi, non lo fa nessuno…mi spiego meglio: nessun altro, in nessuna parte d’Italia e del mondo, risolve i problemi come noi. Siamo degli assi, non c’è che dire, dei campioni di ‘studicaria’: poiché c’è la crisi, come l’affrontiamo a Taranto? Con un mare di cacca! Perché la cacca, dicono porti fortuna e noi ne abbiamo tanto bisogno. Ci piace sguazzarci dentro, ne proviamo quasi uno strano godimento, siamo assuefatti a tutto, al piombo, alla diossina, allo sfruttamento delle nostre risorse, alla sudditanza atavica ai padroni. Ci piace proprio, amici, affondare ancora di più nella cacca, perché altrimenti, come potremmo continuare a lamentarci che non va bene nulla, che è tutto in disfacimento? Che altrove è sempre meglio? Sapete cosa notano spesso i ‘forestieri’ di noi Tarantini? Che siamo instabili, affetti da una strana sindrome, quasi dei ‘Dottor Jekyll e Mr. Hyde’…e sapete quale ne è il motivo? Semplice: siamo tra gli Italiani più devoti all’igiene casalinga, ma fuori da casa nostra “sim dll ‘nzvus”! Ci siamo capiti, vero? Non c’è bisogno che io traduca…tanto siamo tra di noi, amici. Ma perché? Perché facciamo così? Vi prego, con il cuore in mano… “non ‘n facime sempre riconosceer”…dimostriamo “ca ‘u strunz no torne sempre a galla”.
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