"LO PEDATOR SCORTESE" di Aldo Salamino
LO PEDATOR SCORTESE
Del prode Pettinicchio,
di Sparta, ionico figlio,
le carni sbranò a spicchi
lo pecuniar Consiglio.
Lo nuovo condottier,
di Mediolanum seme,
fu incoronato alfier,
di tarentina speme.
Di pedator famosi
fu si, abbondante messe,
ambasciator fumosi
di facili promesse.
Allor che giunse tosto
lo tempo de la pugna,
con dispensioso costo
gettata fu la spugna.
Lo glabro condottier
messo è ormai alla gogna,
lo Giacomo timonier
lo volgo ancora sogna.
Riunito lesto ancor
lo minister Consiglio,
rimedia con furor
all'orrido periglio.
De la virtù umiltade
ognun ora si bagni,
a le battute strade
si preferì Papagni.
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