DI LAURO DOCET / UNA CORAZZATA DI CRISTALLO?

Già prima della partita qualcuno storceva il naso per le scelte di Maiuri sulle fasce a centrocampo.

Migoni non si è ben capito perchè abbia perso il posto da titolare nonostante le buone prestazioni da quando è stato chiamato in causa, mentre Mignogna per chi segue le cose del Taranto da vicino in settimana insieme ad Ancora era sembrato il giocatore più in forma mentre Ciarcià è sembrato un tantino involuto rispetto alle prime brillanti prestazioni.

Ma fin qui ci può stare, quello che  vedo nel modo di allenare di Maiuri è l'assenza di un qualsiasi schema offensivo che non sia il solito lancio lungo per la spizzicata di Balistreri che si sfianca tutta la partita per far salire la squadra. Il centravanti è sicuramente tra i più volenterosi ma è normale che prima o poi in una partita gli vengano prese le misure.

Altra nota stonata la solita prestazione deficitaria della difesa dove ormai su Prosperi voglio evitare di fare ulteriori commenti perchè mi sembra davvero di sparare sulla croce rossa, mentre oggi ha deluso parecchio anche Viscuso sulla cui fascia si è messo intenzionalmente Longoni che ne ha fatto ciò che voleva fino a mandarlo di sedere a terra nell'occasione del raddoppio.

Se poi aggiungiamo che anche i centrali di centrocampo hanno reso molto al di sotto delle precedenti prestazioni e che l'attacco è stato sfortunato andando vicino al gol in più di un'occasione nel primo tempo ecco spiegato perchè l'ostruzionistica tattica della Turris abbia avuto la meglio sulla nostra presunzione di vincere le gare su invenzioni dei soliti noti.

Molto meglio allenata e senza grosse individualità la compagine napoletana alla fine è uscita dal campo tra gli applausi del pubblico tarantino che ha premiato l'ardore, la compattezza e il senso di squadra che sono invece mancate oggi ai nostri ragazzi. 

Perchè se è vero che il primo tempo con un pò di fortuna poteva chiudersi col Tara to in vantaggio è vero anche che abbiamo assistito ad un secondo tempo inguardabile da parte degli uomini di Maiuri, con errori individuali da oratorio in un contesto tattico caotico e senza un minimo di raziocinio.

Le avvisaglie si erano avute già a Bisceglie dove il recupero del risultato aveva fatto passare quasi inosservata una prestazione indecorosa..

Che fare ora?Se Maiuri fosse in grado di farlo.  il 3-4-1-2 potrebbe essere una soluzione tattica diciamo di copertura per chi in difesa in spazi ampi sta patendo le pene dell'inferno e allo stesso tempo davanti ci permetterebbe di avere una bocca di fuoco in più visto il rientro di Molinari. Ma per attuare questo schema ci vorrebbe un secondo Dionigi e dare fiducia a Maiuri per ora mi sembra una soluzione logica... ma fino a che punto?